Tunisia, si lavora per la risalita del mercato italiano
La ripresa della Tunisia non è più una novità, ma anno dopo anno la destinazione lavora per tornare ai fasti di una volta, magari superandoli. L’Italia è storicamente un mercato importante per la Tunisia, per questo molto del lavoro di promozione della destinazione è svolto in direzione del nostro Paese, alla Bit di Milano il direttore generale dell’Ufficio del Turismo tunisino Nabil Bziouech ha parlato della destinazione e dei piani in corso per migliorare le performance anno dopo anno. “Se torniamo al 2010 il mercato italiano era tra i principali, più di 500mila italiani all’anno venivano in Tunisia e le relazioni con gli operatori erano molto proficue. Gradualmente c’è stata una discesa anno dopo anno fino ad arrivare al crollo del 2015, con il flusso di turisti che è diminuito in maniera drastica e il mercato che si è allontanato dalla Tunisia. Una vera ripresa da parte del mercato italiano c’è stata solo nel 2019 con più di 124mila turisti, quest’anno cresceremo ancora superando sicuramente le 160mila presenze dall’Italia, anche grazie a nuovi partner che lavorano ora con noi”.
L’obiettivo dell’Ufficio del Turismo della Tunisia è far conoscere quegli aspetti che caratterizzano la cultura e la società del Paese, differenziando gli arrivi e avvicinando i turisti a destinazioni diverse da quelle, pur splendide, sulla costa. “La strategia da qui al 2030” continua Nabil Bziouech “mette al centro la diversificazione del nostro prodotto, anche attraverso nuove strategie di marketing che puntano al digitale e ad approcci nuovi per intercettare il mercato. Oltre alle destinazioni marittime abbiamo uno dei punti del Sahara tra i più belli di tutto il deserto, siti archeologici riconosciuti dall’Unesco e tantissime stazioni termali e centri di talassoterapia. I prossimi due anni vedranno inoltre sorgere nuove importanti strutture che innalzeranno lo standard qualitativo dell’hospitality in Tunisia, grazie agli investimenti di grandi aziende come Marriott, Radisson e Hilton. La nostra mission è adeguare i nostri servizi agli standard internazionali coinvolgendo anche i clienti in numerosi sondaggi e interviste di customer satisfaction“.
Souheil Chaabani, direttore del Turismo tunisino per l’Italia, ha chiuso ricordando che “L’accordo Open Sky permetterà di vedere la nascita di nuovi voli anche dall’Italia, stiamo già lavorando in questa direzione per aumentare le connessioni soprattutto nel weekend, contando che l’Italia si trova a solo un’ora di volo dalla Tunisia. Sono sicuro che in pochi anni l’Italia tornerà ad essere uno tra i principali mercati, ad oggi nella classifica dei mercato europei la Francia primeggia con oltre 1 milione si turisti all’anno, seguita dagli oltre 200mila della Germania. Un mercato diventato importante negli ultimi anni è quello russo, che porta anch’esso oltre 200mila turisti all’anno“.
Federico Rossi