Tunisia punta sul turismo gastronomico e non solo
Si è svolta a Tunisi l’International Conference on Culinary & Creative Tourism che è stata l’occasione per confrontarsi sulle strategie da affrontare per offrire maggiore visibilità e valore al patrimonio culinario della Tunisia. L’obiettivo della conferenza è stato quello di creare sinergie tra leader di progetti internazionali di diversi settori e destinazioni che stanno riorientando la propria offerta turistica, al fine di consolidarsi facendo del turismo culinario e creativo una leva per lo sviluppo sostenibile, oltre a generare nuove opportunità di networking. L‘interrogativo di sintesi è stato: come utilizzare l’offerta culinaria e creativa per valorizzare o reinventare una destinazione?
“The Culinary Route of Tunisia ha un suo ruolo all’interno dell’Organizzazione Mondiale del Turismo in quanto scoperta delle diversità territoriali e rivalutazione della cultura e del patrimonio tunisini – ha dichiarato il Ministro del Turismo della Tunisia Mohamed Moez Belhassine -. La valorizzazione dell’esperienza culinaria è l’occasione per visitare e approfondire la conoscenza della Tunisia. Questo itinerario gastronomico rende dunque possibile la promozione, la strategia di marketing, di visibilità e di comunicazione di tutto il territorio della Tunisia rendendo quest’ultimo un riferimento internazionale per il turismo, l’artigianato e l’economia. Un’esperienza attraverso il gusto, i profumi, l’ospitalità, la tradizione e la cultura di un paese, la Tunisia, che vive con passione il territorio mediante la sinergia regionale.
The Culinary Route accresce il valore del turismo anche grazie alla disponibilità delle famiglie che tramandano e dimostrano in pratica il know-how di certe ricette tradizionali e che costituiscono l’aspetto creativo del progetto. Ma la nostra strategia turistica – conclude il Ministro – necessita della collaborazione di tutti: il settore del turismo balneare, la ricettività, la diversificazione degli itinerari, la creatività e l’innovazione. Insieme possiamo trasformare il sogno in realtà, possiamo contribuire alla promozione del patrimonio culturale per le generazioni future”.
La risonanza della Conferenza sarà una vetrina internazionale per varie esperienze realizzate attorno a 6 prodotti di punta, tra cui laboratori per imparare a fare il formaggio o il vino nel Nord, Harissa a Cap Bon, cosmetici a base di olio d’oliva nel Centro e Dahar, pesca del polpo a Kerkennah e la raccolta dei datteri nel sud. (Teresa Carrubba)