Tunisia da riscoprire tra gastronomia e turismo
Se è vero che la cultura di un popolo passa anche attraverso il cibo è anche vero che le contaminazioni tra civiltà diverse possono fondere e arricchire il patrimonio storico di vari paesi. Un concetto esplicato e approfondito da Mourad Bourehla, Ambasciatore della Repubblica di Tunisia in Italia nell’ambito del Festival della Diplomazia sul tema “Cultura e tradizioni alimentari del Mediterraneo” che ha avuto luogo nella sede romana dell’IPSEOA (Istituto Professionale per i Servizi per Enogastronomia ed Ospitalità Alberghiera Vincenzo Gioberti). “La diplomazia culinaria è un potente strumento di scambio culturale tanto che un effetto di essa è stata l’iscrizione del Couscous nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale UNESCO nel dicembre 2020 – ha dichiarato l’Ambasciatore -. Nella motivazione sono stati messi in risalto la conoscenza, il know how e le pratiche relative alla produzione e al consumo del Couscous nel confronto tra Tunisia, Algeria, Marocco e Mauritania. L’iscrizione riconosce dunque la valenza culturale del Couscous e mostra la sua capacità di unire usi e tradizioni per essere un elemento di comunione e collaborazione tra gli stati. Il Couscous, piatto tradizionale del Magreb, rappresenta la storia comune di questi Paesi attraverso l’unione nella diversità”
E non vi è dubbio che il patrimonio culinario della Tunisia, le cui origini derivano da tradizioni ancestrali, si è arricchita di successive influenze culturali, berbera, araba, ebrea, turca, italiana, esaltando la fragranza di spezie orientali che si sposano armoniosamente con la freschezza dei suoi ingredienti di stagione.
Lo ha sostenuto anche Karim Jatlaoui, Direttore per l’Italia dell’Ente Nazionale Tunisino per il Turismo, intervenuto all’evento per illustrare le attrattive turistiche della Tunisia. “Se nel 2023 abbiamo totalizzato quasi 10 milioni di visitatori internazionali, quest’anno si è rilevata una crescita del 30% con un gettito di 3 miliardi di euro – ha detto Karim Jatlaoui -. Siamo una destinazione per senior, per famiglia, per giovani coppie, per chi ama il deserto, l’avventura, il golf, ma anche per il Mice. La Tunisia è uno dei pochi paesi al mondo ad offrire una varietà di paesaggi in una distanza di 400 km da nord a sud e di 200 km da est a ovest, percorsi accessibili grazie a una buona infrastruttura stradale con bellissime spiagge e una moderna ospitalità alberghiera. Abbiamo più di 900 alberghi diversificati, hotel di charme, dimore, agriturismo, con più di 350mila posti letto. La Tunisia è la seconda destinazione al mondo per numero di centri benessere di talassoterapia, dopo la Francia. Vanta infatti 59 centri di talassoterapia distribuiti nelle diverse località turistiche adeguandosi ai più alti standard internazionali. La Tunisia ha intrapreso il percorso dello sviluppo sostenibile nel rispetto dell’ambiente. Vi sono 17 parchi naturali e 27 riserve naturali, tra cui il Parco Nazionale di Ichkeul, che è stato inserito nella lista del Patrimonio Mondiale dal 1980”.
Teresa Carrubba