Girotondo

TUI Italia, il sorriso che conquista il trade

Il sorriso rosso che simboleggia il marchio del Gruppo TUI e che è famoso già in tutto il mondo come sinonimo di vacanze sicure e di qualità, presto sarà protagonista anche del mercato italiano del turismo. Questa è la mission alla quale da un anno sta lavorando Marco Amos, amministratore delegato di TUI Italia dallo scorso aprile. Per augurargli buon compleanno allora, ma soprattutto per farci raccontare che cosa bolle in pentola per il 2019 e oltre, siamo andati a trovarlo nella rinnovatissima sede dell’operatore a Fidenza, dove il rosso sorriso di TUI campeggia dappertutto come simbolo della voglia di fare e di fare bene del nuovo AD e di tutta la sua squadra di collaboratori e di manager di lungo corso, a partire dallo storico direttore commerciale Quirino Falessi.

«Dopo un anno – inizia Amos – il mio primo bilancio è di certo positivo. Questo lavoro che stiamo facendo è innanzitutto una grossa sfida che prevede un processo di cambiamento storico che sta avvenendo con grande entusiasmo. Anche perchè prendiamo la storia degli ultimi trent’anni e non la cancelliamo ma la usiamo come base di partenza per andare verso il futuro. La crescita anche economica fino ad oggi è corretta, tanta strada è stata fatta ma siamo ancora a metà del nostro percorso. Una strada nella quale il lato umano è fondamentale: il lavoro di squadra sta funzionando benissimo e di questo sono particolarmente felice e voglio ringraziare tutto il team. Non era facile cambiare mentalità, ma tutti sono riusciti a diventare TUI Italia definitivamente, non solo come brand ma proprio come filosofia e approccio commerciale e di prodotto. E a proposito di prodotto adesso il grande sforzo che facciamo è quello di far capire bene anche al mercato e al trade che siamo una nuova realtà. Con un processo di brand awareness che è duplice: lo portiamo avanti sia in ottica b2b che b2c. In generale però il principio è lo stesso: occorre che il mercato percepisca la qualità del prodotto e del servizio che ora sono associati a questo marchio, che è un brand globale che è in grado di fare cose diverse e di farle tutte bene. Ora la cosa importante è che passi il messaggio chiaro alla distribuzione. Soprattutto oggi in Italia in un momento nel quale il ruolo del trade è sempre di più quello di consulenza e di garanzia di qualità e di tranquillità verso il cliente finale. Noi ci siamo con loro proprio per dare un prodotto di qualità, per dare sicurezza, essere credibili, rispondere in fretta e bene alle domande. E in questo anche avere “alle spalle” un brand globale come TUI può essere un’ulteriore grande forma di garanzia verso le agenzie, oltre che naturalmente verso il cliente finale».

La squadra di Marco Amos è poi al lavoro anche sul prodotto, con un approccio “allrounder” che permette di spaziare tra grandi classici e novità. «Oggi l’Egitto è il prodotto “locomotiva” del mercato e anche per noi è molto importante, a mio avviso poi perché può trascinare anche tante altre destinazioni dell’area come Tunisia e Turchia. Il nostro processo però è poi anche quello di ampliare la nostra clientela aggiungendo destinazioni diverse per far capire che le nostre capacità sono su tante linee di prodotto: ecco allora che il lungo raggio, nel quale proponiamo mete importanti come India, Giappone, Malesia e Cina, e per il quale soprattutto abbiamo un team dedicato con la competenza e la forza di aiutare il cliente a scegliere nel modo giusto oltre che poi a essere sicuro in vacanza. Senza però togliere nulla allo storico rapporto con la distribuzione trade, attraverso la quale facciamo il 100% delle vendite. Anzi abbiamo modificato la nostra struttura commerciale con agenti monomandatari proprio per far entrare nelle agenzie il nostro brand con un peso più importante e la differenza si vede. Il trade sta capendo sempre meglio che siamo un partner credibile che investe e che si fa trovare pronto ad ogni esigenza e eventualità. Con noi è possibile lavorare bene e stare tranquilli. Certo, la relazione con il trade la costruisci giorno per giorno essendo presente e rispondendo puntualmente alle loro richieste. E anche i nuovi cataloghi sono un esempio utile a far vedere che siamo diversi come operatore soprattutto nei contenuti. La conclusione? In un solo anno abbiamo cambiato comunque tanto: brand, approccio, venditori; abbiamo costruito una macchina che funziona. Insomma abbiamo gettato le basi per il futuro. Adesso siamo pronti ad andare lontano, sempre più lontano. Senza fretta: ci aspettiamo una crescita in linea con questo progetto pluriennale del 10% nel fatturato ma con tanti cambiamenti nelle mete e nella marginalità. E dal 2021 sarà possibile una migliore integrazione con il mondo TUI che ci permetterà di fare un altro salto in avanti». Sorride anche Marco Amos: la sua sfida è appena iniziata ma ha capito che la strada è quella giusta: auguri.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *