Trenitalia: cresce il Regionale grazie alle agenzie
C’è grande fermento in Trenitalia: oggi l’azienda che è leader in Italia e nel mondo per i progetti di trasporto su rotaia, procede ancora con più forza sul percorso di internazionalizzazione mentre allo stesso tempo cavalca le nuove tendenze del turismo, contando ora più che mai proprio sul canale commerciale delle agenzie di viaggi. In un momento storico nel quale per la sempre super presente tendenza del turismo di prossimità il vero protagonista adesso è il network Regionale di Trenitalia. Come racconta in esclusiva TREND un’entusiasta Sabrina De Filippis, direttrice della Divisione Passeggeri Regionale (nella foto con Serafino Lo Piano, responsabile sales Alta Velocità Trenitalia) che è oggi protagonista di un vero e proprio decollo in agenzia: “Quest’anno abbiamo realizzato con un balzo nelle vendite tramite canale trade, dal 3 a oltre il 12% del nostro mix di prodotto”.
Anche perché intorno al “suo” Regionale Trenitalia sta creando una vera nuova linea di prodotto leisure, che per Sabrina De Filippis è un prodotto perfetto da proporre sia al turismo organizzato nazionale che pure a quello internazionale: “Abbiamo fatto molti incontri di fidelizzazione dedicati al mondo trade e i risultati si vedono”. I plus per un prodotto di valore ci sono tutti: oltre la metà dei 6.900 collegamenti giornalieri viaggiano con i nuovi treni Rock e Pop, con posto per bici e monopattini e con le prese elettriche; la rete collega il meglio dell’Italia dai parchi naturali alle città d’arte; il pricing sempre più tailor made invita famiglie, gruppi di amici, coppie; le partnership con i trasportatori locali raggiungono molti borghi di pregio, Taormina l’ultimo successo di una serie.
Il Regionale è infine spiegato e accompagnato sia dai Travel Book di Trenitalia – in arrivo quello sul turismo di fede – che ora anche dalle guide regionali realizzate con Giunti, quattro già uscite altre due in cantiere. “Così questa estate – conclude Sabrina De Filippis – il traffico sul Regionale è cresciuto anche del 30% sui numeri di un 2020 che già era stato molto brillante. Il nostro sogno è vedere i tour operator impegnati con noi. Intanto studiamo, studiamo tanto per capire cosa vuole davvero questa nuova domanda”.