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TREND 6/2020: Il turismo riparte da un’estate italiana

Il 93% degli intervistati, ben il 16% in più dello scorso anno, farà vacanze in Italia. Mete privilegiate Puglia, Toscana e Sicilia con un mix di mare, enogastronomia, benessere e itinerari green. Sono questi i punti più rilevanti dell’ultima rilevazione rilasciata dall’Osservatorio Confturismo Confcommercio e SWG sull’indice di fiducia del viaggiatore italiano. Per il 7% che invece opterà per mete estere, la scelta non può che restringersi al panorama di mare europeo con mete come Grecia, Croazia, Francia e Spagna. L’elemento rilevante resta però la “qualità” della vacanza programmata: quasi 4 intervistati su 10 pensano di fare una vacanza breve, di 2 o 3 giorni, non lontano da casa, e diventano 1 su 2 se si contano anche quelli che ipotizzano vacanze di almeno una settimana ma sempre senza spostarsi molto dalla residenza abituale. Non manca poi un ulteriore 19% di indecisi che vorrebbero partire ma temono di non avere disponibilità economiche o di ferie sufficienti. Un panorama di grande incertezza, quindi, confermato dal fatto che solo il 36% degli intervistati che intende partire dichiara di avere già prenotato la vacanza da fare entro settembre, percentuale incredibilmente bassa in questo periodo dell’anno. I numeri sulla preferenza all’Italia come meta delle vacanze estive erano già stati annunciati anche da Enit che a giugno parlava di un 83% di turisti – tra quelli che sapevano già di poter partire – che dichiaravano di voler restare lungo lo Stivale. Riuscirà questa tendenza ad aiutare le imprese del turismo molto penalizzate invece dalla perdita di arrivi da fuori Italia? Se lo è chiesto anche il Ciset che ha collaborato alla realizzazione dello studio intitolato “Valutazioni e scenari del 2020” e che è anche il primo capitolo del supplemento al Rapporto sul Turismo di CNR e Iriss intitolato “Dalla crisi alle opportunità per il futuro del turismo in Italia”. In particolare allora lo studio del Ciset prende in esame anche le immediate prospettive di ripresa del turismo in uno scenario nel quale appunto per quanto riguarda il Bel Paese si registra la più forte diminuzione di prenotazioni dei passeggeri inter- nazionali per il trimestre giugno-agosto 2020: si registra infatti un -87,1% (ISTAT, 2020). Conclusione? Le aspettative per il secondo semestre dell’anno (luglio-dicembre) evidenziano alcuni trend: innanzitutto la domanda domestica continuerà a migliorare prima di quella internazionale e la ripresa più lenta sarà quella dei viaggi a lungo raggio piuttosto che per quelli di medio e corto raggio. Inoltre, gli impatti non saranno uguali per tutti, anche se la ripresa sarà lenta per tutti.

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Federico Rossi

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