È tempo di rilanciare anche l’Egitto Classico
Il mare (Rosso e Mediterraneo)? È ripartito per fortuna dell’Egitto, e anche di tutta l’industria italiana del turismo che da sempre punta forte sul Paese nordafricano come meta fondamentale per il mercato nostrano. Dopo i recenti problemi dovuti allo “sconsiglio” poi ritirato e alla crisi economica italiana, ma non solo, infatti le mete di mare dell’Egitto riprendono quota. Come comunicato dallo stesso Ministro del Turismo egiziano Hisham Zaazou: «Mentre i risultati per il semestre gennaio-giugno 2014 hanno registrato un deludente -23% sugli arrivi rispetto al 2013, le cifre relative agli arrivi di luglio, agosto e settembre danno buoni risultati. Gli arrivi di agosto sono stati addirittura 1 milione contro i 300mila dello stesso mese dell’anno precedente. Nel complesso la situazione è migliorata, il Mar Rosso ha avuto una buona stagione estiva con 10 giorni in agosto di occupazione completa. Nel terzo trimestre i turisti sono saliti a 3,6 milioni con un miglioramento del 300% sul trimestre precedente». Insomma con la situazione rientrata nella norma, come era logico aspettarsi, i turisti italiani hanno ricominciato a tornare in Egitto per le loro vacanze di mare. Certo le bellezze turistiche del grande Paese non sono solo quelle legate ai viaggi per il bagno e la tintarella. Da sempre l’Egitto infatti è una meta visitatissima da turisti di tutto il mondo per il suo patrimonio storico, artistico e culturale unico e incredibile che racconta la storia millenaria del Paese stesso dall’epoca degli antichi Egizi in avanti. Ed è allora oggi proprio quel tipo di viaggio che oggi il ministero e l’Ente turistico egiziano puntano a far crescere dopo gli ottimi risultati ottenuti con il mare. In che modo? In tutti i modi possibili, ha spiegato lo stesso ministro Zaazou durante il recentissimo viaggio fatto a Roma proprio per incontrare i maggiori tour operator italiani allo scopo di rilanciare l’Alto Egitto, ovvero la parte più a sud del Paese, quella con Luxor, Aswan e le crociere sul Nilo. «Purtroppo oggi è quest’area fondamentale per la nostra industria turistica, insieme alle crociere sul Nilo, a soffrire moltissimo. Sono venuto a Roma infatti per un incontro con i tour operator necessario proprio a discutere il rilancio di questa importante parte dell’Egitto…