Speciale Treni: in carrozza per business e sostenibilità
Come vanno i treni in Italia? Per capire lo stato dell’arte del trasporto ferroviario lungo la Penisola bisogna innanzitutto partire dai numeri: lo facciamo allora da quelli pubblicati di recente dall’Osservatorio Nazionale sul Turismo dell’Istat. I quali innanzitutto dicono che per il 2016, si stima che il numero di viaggi con pernottamento effettuati dai residenti in Italia sia stato pari a oltre 66 milioni. Dato questo generale, ma che specifica che per la prima volta, dopo sette anni, la variazione delle partenze è positiva rispetto all’anno precedente (+13,7%). A questo fatto poi si aggiunge che per le vacanze di riposo o svago la scelta degli italiani ricade in prevalenza su mete interne (48,9%); all’estero, invece, sono più frequenti le visite di carattere culturale al patrimonio artistico, monumentale e archeologico (30,6%). E quindi, come vengono raggiunte tutte queste diverse destinazioni? L’auto resta il mezzo di trasporto più utilizzato per spostarsi (64,2% dei viaggi), soprattutto per le vacanze brevi (76,1%, +33,7% rispetto al 2015). Seguono quindi l’aereo (16,1%) e il treno (10,3%). Quest’ultimo allora è un numero che ci dice che i viaggi sui binari sono stati in leggero calo rispetto all’anno precedente, anche se un dato interessante è quello che mostra come ad esempio il treno viene scelto in quasi un quinto dei viaggi di affari (19,1%). E ancora è in crescita, anche se di poco il numero di coloro che scelgono di spostarsi in treno quando partono per vacanze e viaggi in Italia comprendenti 4 o più notti di permanenza. Ma il viaggio in treno non è oggi più solo sinonimo di mero spostamento: tra le varie forme di turismo sostenibile, va segnalato che è in aumento il fenomeno dei viaggi su treni storici lungo tratte ferroviarie non più servite dal servizio di trasporto pubblico locale… (continua a leggere su Trend 15/2017)