Settemari rallenta sull’Egitto
È il presidente di Settemari, Mario Roci, a metterci la faccia, come sempre, e a spiegarci i motivi del doloroso disimpegno dell’operatore nella storica destinazione di Marsa Alam. “All’inizio di quest’anno eravamo ottimisti, ma poi i nuovi tragici eventi accaduti in Europa e in Egitto hanno ulteriormente aggravato lo scenario. A questo punto era inevitabile per noi fare una riflessione sugli impegni a Marsa Alam”. Concretamente perciò, spiega poi un comunicato del tour operator torinese, la controllata Floriana Hotels & Resorts manterrà fino al 27/05/2016 la gestione dell’hotel Dream Lagoon, la struttura di livello più alto del gruppo alberghiero che include anche gli hotel Blue Lagoon, Emerald Lagoon e Dream Garden, chiusi dopo Capodanno e per i quali non è prevista una riapertura imminente. Quindi, dal 28/05/2016, l’Hotel Dream Lagoon sarà gestito direttamente dalla proprietà locale e sarà commercializzato da Settemari con la linea SettemariStar, che prevede animazione soft internazionale, anche se integrata da animatori Settemari, che saranno 4-5 rispetto ai precedenti 40 impiegati in loco. Non saranno invece disponibili i servizi di “Casa Italia”, come il cuoco italiano e il Seventeen Club. Resteranno invece disponibili il Miniclub dei Pirati e ci sarà comunque un’assistente residente Settemari. Decisioni dolorose, ma al momento inevitabili, sottolinea Roci, anche in funzione delle scelte forti della clientela. “In verità – sottolinea il presidente – la destinazione non è completamente ferma e a Pasqua avevamo 200 clienti. Oggi però preferiamo concentrarci su altre mete forti del nostro panel e già in tempi non sospetti avevamo programmato più proposte per Spagna e Grecia in particolare; mete queste che oltretutto stanno compensando il minor fatturato sull’Egitto”.