Girotondo

Senior in viaggio, opportunità per il turismo

Lo racconta la recentissima ricerca presentata dall’Osservatorio Europcar-Doxa sugli Stili di Vacanza degli italiani. Stiamo parlando, per essere chiari, della popolazione compresa tra i 60 e i 79 anni e lo studio, realizzato grazie alla collaborazione dell’importante azienda europea di noleggio auto e servizi per la mobilità, rivela che si tratta di un target che fa vacanze più frequenti e più lunghe, guarda con grande interesse a città d’arte e appuntamenti culturali, pone molta attenzione a servizi specifici e personalizzati e non disdegna il lusso. Non male per un gruppo sociale del quale oggi in Italia fanno parte circa 12 milioni e mezzo di persone, le quali, a dispetto dell’età, si rivelano essere un popolo in movimento. E che fa bene alla crescita economica. Secondo infatti le stime del professor Nicola Fabbri, docente di Economia del Turismo presso l’Università Bocconi di Milano, chiamato da Europcar a commentare e analizzare lo studio, le vacanze dei senior valgono almeno 19,5 miliardi di euro, cifra pari al 1,25 % di PIL, che diventano addirittura 35 miliardi di euro, e 2,25% di PIL considerando anche l’economia dell’indotto. Insomma si parla di numeri davvero importanti che dovrebbero spronare l’industria italiana delle vacanze a predisporre servizi adeguati alle diverse esigenze del target senior. A cominciare dall’assistenza sanitaria in viaggio e a destinazione che, con un voto di 8,6 su 10, è considerata molto importante dagli intervistati, soprattutto da quella fascia tra i 70 e i 79 anni che, pur in un quadro clinico soddisfacente, deve però fare i conti con le patologie croniche dovute allo scorrere del tempo. La grande esigenza di sicurezza si traduce anche nella richiesta di coperture assicurative globali (7,9 su 10) e trasporto organizzato (7,8 su 10). Nonostante ciò i senior sono anche big spender, decisi a godersi le cose: il 9% pensa di fare una vacanza con servizi altamente personalizzati, il 7% di fare shopping di beni e servizi di alta qualità e il 4% pensa di andare in hotel molto costosi. E se infine si considera che è appena il 10% dei senior a utilizzare agenzie di viaggio e tour operator per organizzare i propri viaggio (il 49% dichiara invece di arraggiarsi da solo usando anche il web), si capisce bene come questo segmento sempre più ampio della popolazione italiana sia una vera opportunità di crescita da non sottovalutare per l’industria turistica italiana.

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