“Scopri l’Italia che non sapevi”… insieme alle Regioni
In occasione della Bit – Borsa Italiana del Turismo – in questi giorni a Milano, le Regioni italiane continuano a lavorare insieme attraverso il progetto di promozione “Scopri l’Italia che non sapevi – Viaggio Italiano” facente parte del Piano di Promozione Nazionale 2022 del Ministero del Turismo. A essere protagonista ora è il turismo lento, per toccare un’Italia inedita, più celata, in un momento assai piacevole come la primavera. Nascono così due nuove iniziative, “Cammini Aperti” e “Aromi d’Italia” che nei prossimi mesi daranno valore a: itinerari selezionati dislocati lunga tutta la nostra penisola – con un evento nazionale – e alla variegata offerta enogastronomica regionale con un vero e proprio profumo.
“Il turismo lento rappresenta un segmento in forte ascesa che favorisce anche la sostenibilità soprattutto in termini di destagionalizzazione, decongestione dei flussi e creazione di nuove opportunità di lavoro. In più, è un modo di viaggiare che ben si sposa con l’enogastronomia, fattore identitario noto in tutto il mondo e dal fortissimo potere di attrazione per i turisti italiani e stranieri. Ecco perché questi due progetti formano un connubio vincente e indissolubile nell’ottica di ampliare la strategia di comunicazione delle eccellenze dei nostri territori. Mettere a sistema i cammini come prodotto turistico, con loro specifiche identità e omogeneità, è una delle sfide che il governo si pone in ambito turistico.
I cammini religiosi – su cui nell’ultima legge di bilancio abbiamo stanziato ulteriori 15 milioni, per un ammontare complessivo di oltre 19 –, poi, costituiscono un’occasione preziosa in vista del Giubileo 2025, che vedrà arrivare oltre 30 milioni di turisti nella sola capitale. Un appuntamento, questo, che non deve farci trovare impreparati. Invece, dobbiamo lavorare insieme – Ministero, Regioni e gestori dei cammini – stabilendo una tabella di marcia di interventi in tema di percorribilità, segnaletica, servizi accessori e campagne di comunicazione mirate”, ha detto il Ministro del Turismo, Daniela Santanchè.
Ecco allora “Cammini Aperti” che si terrà il 13 e 14 aprile, volto a valorizzare 42 escursioni, 2 per ogni Regione e Provincia Autonoma, a cui prenderanno parte, previa iscrizione gratuita su https://www.italia.it/it/viaggio-italiano, oltre 2000 partecipanti. Ideato e progettato dalla Regione Umbria – realtà capofila del turismo lento – con la sua partecipata Sviluppumbria spa, in veste di soggetto attuatore, vede però il coinvolgimento di tutte le regioni, ciascuna per selezionare sul proprio territorio gli itinerari tra quelli presenti nel Catalogo dei Cammini Religiosi del Ministero del Turismo, nell’ Atlante dei Cammini del Ministero della Cultura o nell’ Atlante dei Cammini Regionali.
Ma turismo lento è anche enogastronomia, tematismo verticale, che viene curato dalla Toscana, in qualità di regione partner del progetto “Scopri l’italia che non sapevi”. Se da un lato la forza del turismo a motivazione enogastronomica è evidente a tutti, più complessa risulta la strategia di narrazione delle diversità in cucina, che sono il plus che rende l’esperienza gastronomica in Italia assolutamente unica.“Scoprire un territorio in modo slow vuol dire anche assaporarne i prodotti tradizionali, veri e propri ambasciatori della cultura e della storia del nostro paese – commenta Leonardo Marras, Assessore all’economia e al turismo della Regione Toscana. Così, per promuovere il turismo lento dal punto di vista dell’enogastronomia abbiamo scelto di fare ricorso ai profumi senza tempo della cucina tipica di ogni regione, gli aromi che segnano esperienze di scoperta e riscoperta. Daremo il nostro contributo al progetto nazionale costruendo una grande ‘mappa aromatica’ dell’Italia per raccontare le diverse regioni attraverso il progetto “Aromi d’Italia”.