Ryanair: i nostri piani per l’Italia sono ambiziosi
Michael O’Leary, CEO Ryanair Group, è un manager che parla chiaro, questo è certo: “In qualità di maggiore compagnia aerea italiana, siamo lieti di continuare a supportare la ripresa e la crescita su Roma e sulla regione nonostante le sfide imposte dalla pandemia di Covid-19. Con il successo della campagna vaccinale, il traffico italiano guidato da Ryanair è destinato a crescere questa estate e siamo lieti di annunciare il nostro operativo di ripartenza che trasporterà 8,5 milioni di passeggeri all’anno su 80 rotte, incluse 11 nuove rotte verso destinazioni entusiasmanti come Chania, Fuerteventura, Liverpool, Tenerife, Trapani, Santorini, Suceava, Zagabria e Zante. I nostri piani per l’Italia insomma sono ambiziosi, ma ad esempio il governo deve capire che per le compagnie aeree continuare a pagare la tassa municipale su ogni biglietto aereo è uno spreco di risorse.
Michael O’Leary – come riporta anche “Il Sole 24 Ore” – in queste ore ha avuto anche incontri istituzionali con i ministri per lo Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti e del Turismo, Massimo Garavaglia. Obiettivo quello di presentare le richieste della compagnia che nei prossimi quattro anni intende investire 4 miliardi di dollari in Italia e negli aeroporti italiani basando 40 nuovi aerei Boeing 737-8200 Max di nuova generazione e portare il traffico a 60 milioni di passeggeri dai 40 milioni prepandemia.
“L’Italia – ha aggiunto il CEO Ryanair -, come altri paesi del Sud Europa, vuole fare ripartire il turismo dopo la pandemia e i segnali positivi ci sono: ad aprile abbiamo trasportato solo un milione di passeggeri, ma a maggio sono saliti a 2 milioni per continuare a giugno 5 milioni. Tanto che a luglio ne prevediamo 8,5 milioni e ad agosto 10 milioni. Non sono i 40 milioni di passeggeri che trasportavamo prima del Covid: con questi numeri, in estate pensiamo di raggiungere il 77% del volume prepandemia per arrivare a novembre e dicembre al 90%, quando le restrizioni saranno ulteriormente ridotte. Tutto questo è possibile grazie ai vaccini. Ci vuole tempo ma siamo vicini alla normalità: penso che i livelli precovid di traffico saranno raggiunti nell’estate 2022, ma per il lungo raggio ci vorrà più tempo”.