Ryanair chiede al Governo di fermare le misure del “price cap”
Ryanair ha chiesto il 9 agosto al Governo italiano di fermare le misure che interferiscono, ai sensi del diritto dell’UE, sul modo in cui le compagnie aeree fissano le tariffe dei biglietti aerei. Le compagnie fissano i prezzi in base alla domanda, ricorda infatti Ryanair.
Il Governo Meloni ha infatti approvato il 7 agosto un decreto legge che interviene su una serie di argomenti tra cui i prezzi dei voli. Il tentativo di interferire con la determinazione delle tariffe, secondo Ryanair, avrà come conseguenza l’aumento dei prezzi per tutti i passeggeri e non permetterà alle compagnie aeree di aprire nuove rotte poiché le tariffe basse promozionali della stagione intermedia influenzeranno i prezzi nei periodi di picco.
Il “price cap” disincentiverà inoltre le compagnie aeree – aggiunge Ryanair – che volano nel periodo invernale, in quanto le tariffe basse saranno utilizzate come calcolo per i prezzi dell’alta stagione e le compagnie aeree sceglieranno di volare verso destinazioni che non hanno un blocco dei prezzi, facendo la scelta più di logica ad esempio di ridurre la capacità verso le isole, con il risultato che tutti i passeggeri pagheranno tariffe aeree sostanzialmente più elevate.
Eddie Wilson, CEO di Ryanair, ha spiegato: “Ryanair chiede al Governo italiano di fermare le misure che interferiscono sul modo in cui le compagnie aeree fissano le tariffe dei biglietti aerei. Questa decisione del Governo italiano, approvata questa settimana dal gabinetto del Primo Ministro Giorgia Meloni, avrà conseguenze indesiderate che ridurranno la capacità, ostacoleranno lo sviluppo delle rotte, limiteranno la connettività invernale ed aumenteranno i prezzi per tutti i passeggeri che volano da e per le isole. Questa legge avrà un effetto estremamente dannoso quando invece ci sarebbe bisogno di ulteriore capacità per trasformare l’Italia nella destinazione turistica numero 1 in Europa. Interferire nella determinazione dei prezzi è controproducente e non ridurrà le tariffe aeree, ma avrà l’effetto opposto, riducendo il numero di passeggeri con tariffe medie più elevate. In alternativa, incentivare le compagnie aeree con costi inferiori porta più capacità, più connettività e tariffe più basse“.