Per il Ponte dell’Immacolata turismo in crescita
Turismo in crescita, anche se il pienone non c’è. Per il Ponte dell’Immacolata si preannuncia un trend positivo, anche se senza “tutto esaurito”, soprattutto per le località di montagna e per molte città d’arte. In generale, la saturazione dell’offerta ricettiva tra il 7 e l’11 dicembre dovrebbe attestarsi al 71%, per un totale di circa 4,5 milioni di pernottamenti. È quanto emerge da un’analisi condotta da CST – Centri Studi Turistici per Assoturismo Confesercenti sulla disponibilità di camere e altre sistemazioni sui vari portali delle OLTA.
Il movimento di turisti per il Ponte dell’Immacolata è atteso per tutte le tipologie di destinazione, anche se località montane e mete culturale rimangono le più gettonate. In particolare, il tasso di occupazione delle strutture delle aree montane si attesta all’82%, mentre quello delle città d’arte è al 78% con punte di oltre il 90% per alcune realtà. Al di sotto della media, invece, le prenotazioni nelle strutture delle località marine, termali e dei laghi. I risultati sono complessivamente positivi, anche se ancora sotto i livelli pre-pandemia.
Interessanti poi anche le rilevazioni di Confcommercio, secondo le quali saranno 11 milioni gli Italiani tra i 18 e i 74 anni in viaggio per il ponte dell’Immacolata, per un giro di affari stimabile in 4,4 miliardi di euro, considerata una spesa media pro-capite di 400 euro tutto compreso, che si indirizzeranno quasi esclusivamente in Italia. Certo, 4 intervistati su 10 dichiarano che non si allontaneranno oltre i confini della propria Regione di residenza e addirittura 6 su 10 limiteranno a meno di 3 giorni il periodo della vacanza. La ricerca dell’atmosfera natalizia – quindi luci, suoni, shopping e mercatini di Natale – è in 3 casi su 10 il driver principale, l’esperienza alla base del progetto di viaggio.
Da questo mix risultano quindi premiate – e in vetta alla classifica delle destinazioni nazionali – quelle che più evocano le atmosfere del periodo: come Trentino Alto Adige, Lombardia, Toscana, Lazio e Campania. Per quell’11% di connazionali che invece si recheranno all’estero, facendo una vacanza presumibilmente di 5 o più giorni, la prima meta è la Francia – tipicamente Parigi – tallonata da Austria e Germania, dove il Natale è fortemente sentito, e a seguire dalla Spagna.