Girotondo

Parchi Tematici, vero patrimonio per il territorio

All’interno dell’offerta turistica italiana il settore dei Parchi Tematici rappresenta un patrimonio sempre più importante per il territorio, generando un indotto di 800 milioni di euro. Oltre all’indotto generato da ingressi, hotel, ristorazione e merchandising, i Parchi Tematici rappresentano anche un volano di investimenti e occupazione, contribuendo alla valorizzazione del territorio sia sul mercato interno che su quello internazionale, anche grazie alla collaborazione con le amministrazioni pubbliche.

A dimostrarlo è il primo incontro ufficiale tra il Ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Sen. Gian Marco Centinaio e i rappresentanti dell’Associazione dei Parchi Permanenti Italiani, in occasione della presentazione del libro “L’industria dei Parchi Divertimento: un patrimonio di valore per il territorio” che si è svolta nella sala Cavour del MIPAAFT.

“L’industria dei parchi di divertimento rappresenta un valore indiscusso per il turismo nazionale e internazionale. Dobbiamo puntare sempre più sulla diversificazione e sulla destagionalizzazione dell’offerta se vogliamo essere un Paese capace di attrarre diverse tipologie di visitatori, anche alla luce del report oggi presentato e che conferma come il visitatore dei parchi non sia un turista mordi e fuggi ma alto spendente, con importanti ricadute su tutto il territorio in termini di mercato e occupazione” –, è quanto ha dichiarato il Ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Sen. Gian Marco Centinaio. “Stiamo lavorando sull’enoturismo, sul turismo sostenibile, rurale, bisogna lavorare anche sul turismo dei ‘parchi di divertimento’ che da sempre si contraddistingue per l’impiego di importanti capitali, servizi e prodotti innovativi”.

Nel 2017 il comparto ha sviluppato un giro d’affari di 376 milioni di euro, in crescita del 4,4% rispetto all’anno precedente, a fronte di 18.4 milioni di ingressi venduti, con un tasso di incremento che sfiora il 10%. Rilevanti anche i dati relativi all’occupazione, con 20.000 posti di lavoro stabili, che arrivano a 60.000 tra le assunzioni stagionali e l’indotto. In linea con l’andamento del settore nei principali Paesi Europei, anche in Italia si afferma la tendenza dei visitatori ad allungare il tempo medio di permanenza, abbinando la visita al soggiorno in hotel, con circa 1 milione di posti letto venduti nel corso dell’anno.

“Il nostro obiettivo a breve termine – ha aggiunto Giuseppe Ira, Presidente dell’Associazione dei Parchi Permanenti Italiani – è di incrementare ulteriormente il tasso di crescita del settore, portandolo ai livelli di altri Paesi UE, come Francia e Germania, che hanno già da tempo identificato nei parchi una risorsa fondamentale per il turismo, in sinergia con l’offerta culturale, artistica e naturalistica del territorio. Nello specifico, punteremo sulla destagionalizzazione, creando nuove finestre di fruizione del prodotto in periodi come Halloween e le festività natalizie”.

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