Mar Rosso…il ritorno del “re” del turismo
«Gli ultimi dati disponibili – ci spiega Nardo Filippetti, il Presidente di Astoi Confindustria Viaggi – confermano che il Mar Rosso sta tornando ai tempi d’oro, con un boom di prenotazioni per villaggi o formula hotel. Gli italiani hanno infatti rinnovato in primavera già le preferenze espresse nelle altre stagioni. E ovviamente anche le previsioni per l’estate 2019 fanno presagire andamenti positivi, sul Mar Rosso e sull’Egitto in generale». Insomma, per farla breve, la notizia che tutti gli addetti ai lavori del mondo del turismo organizzato stavano aspettando pare proprio che sia arrivata: è tornato l’Egitto. Dopo la lunga crisi che il Paese nordafricano e la sua splendida costa del Mar Rosso hanno vissuto nel recente passato, oggi la situazione è completamente cambiata: la meta in generale – e le sue perle balneari in particolare ovvero le località di Sharm El Sheikh, Hurghada e Marsa Alam – sono tornate a essere tra le mete preferite dal turismo internazionale ma soprattutto italiano. Secondo proprio i dati forniti da Astoi Confindustria Viaggi, l’associazione che rappresenta i tour operator italiani, l’Egitto è in una fase di netta ripresa, avendo visto, già durante il 2018, la presenza di 11.346.389 turisti internazionali. In questa classifica l’Italia è stata il quarto paese europeo in termini di arrivi dopo Germania, Ucraina e Regno Unito, con un +65% rispetto al 2017. E le prenotazioni per questo 2019 mostrano già oggi, una crescita del 100% sull’anno passato. Ecco percè gli esperti sono tutti concordi che il 2019 segnerà volumi pari a quelli pre-crisi, specialmente per la villaggistica. Racconta ad esempio Massimo Broccoli, direttore commerciale Veratour: «Le prenotazioni sul periodo estivo stanno registrando crescite decisamente importanti, per quanto concerne le vendite individuali infatti, stiamo crescendo del 22% circa, rispetto allo stesso periodo del 2018. Detto ciò possiamo affermare che il trend di vendita sta rispettando le nostre previsioni per quanto concerne le varie destinazioni, con un Mar Rosso in crescita a tripla cifra». I turisti italiani insomma sono di nuovo molto propensi a viaggiare e tantissimi di loro a farlo verso il Mar Rosso. Come confermano anche i dati di un altro studio quello intitolato “Le vacanze degli italiani nel 2019“ e realizzato da italiani.coop, strumento di ricerca e analisi di Coop, per Robintur Travel Group. Una tendenza che fa ben sperare per la prossima estate: se gli intervistati terranno fede alle intenzioni, la stagione 2019 dovrebbe vedere il +5% di movimento, che in termini assoluti si traduce in 1,5 milioni di italiani in più in vacanza. Ma soprattutto, secondo la ricerca, anche quest’anno gli italiani preferiscono il mare (55%), alla montagna (14%), città o luoghi d’arte (19%) o ai tour e crociere (12%). E tra le mete estere balneari che crescono spicca proprio l’Egitto. A ciò si aggiungono i dati sulle prenotazioni già processati da Robintur Travel Group: il mese di marzo si è chiuso con un +10% nelle agenzie Robintur e Viaggi Coop, nonostante fosse quest’anno “orfano” della Pasqua, che invece insieme ai ponti primaverili fa volare aprile al +30%. E se l’Italia al primo posto può non essere una sorpresa, il risultato più importante è di nuovo il secondo posto fatto registrare dalle mete egiziane, col Mar Rosso in testa. «Chi oggi propone soggiorni balneari sul Mar Rosso – aggiunge Filippetti di Astoi – ha senz’altro un termometro che segna incrementi importanti: la villaggistica consolidata cresce a percentuali molto alte, superando i già ottimi risultati del 2018. E gli operatori italiani poi che selezionano strutture al mare come generalisti, hanno già avuto modo di verificare i diversi atteggiamenti degli imprenditori egiziani durante la crisi. C’è chi ha trascurato le infrastrutture
e chi invece ha approfittato delle basse occupazioni per investire e innovare. In tale caso, i proprietari delle strutture hanno alzato lo standard e ora sul mercato italiano si trovano anche proposte di pacchetti con un prezzo più allineato all’effettiva qualità dei servizi offerti, dunque non più solo low cost. E questo potrà sempre di più fare la differenza in un mercato sempre più alla ricerca di qualità e qualità dell’esperienza».
Federico Rossi