Manifesto per il Turismo: le richieste del settore
I firmatari, i promotori e i sostenitori del neonato Manifesto per il Turismo Italiano chiedono con urgenza al Governo l’adozione di alcune azioni forti per la sopravvivenza delle imprese e di tutti i lavoratori:
- La costituzione di un Fondo straordinario di sostegno al mancato reddito per tutte le imprese del settore turismo organizzato mediante finanziamenti a tasso 0 e prestiti a fondo perduto proporzionalmente al fatturato di ogni singola azienda del settore
- Il prolungamento della cassa in deroga
- La creazione di Buoni Vacanza da utilizzare per l’imminente stagione estiva
Secondo l’Enit, in Italia il comparto turistico ha inciso nel 2018 per il 13,2% del PIL nazionale, per un valore economico di 232,2 miliardi di euro. Il turismo rappresenta il 14,9% dell’occupazione totale, con oltre 3,5 milioni di occupati. Le conseguenze di un collasso del settore turismo sarebbero incalcolabili tenuto conto della miriade di attività collegate, che vanno dalla ristorazione e l’enogastronomia alla fruizione del patrimonio storico, culturale, artistico e paesaggistico, dai trasporti alle strutture per il soggiorno e il divertimento dei viaggiatori italiani e stranieri nel paese più bello del mondo, fino alla presenza delle nostre imprese sui mercati internazionali.
Basti pensare che il solo segmento del turismo organizzato produce in Italia un giro d’affari di oltre 20 miliardi di euro, rappresenta 13.000 aziende e dà lavoro ad oltre 75.000 addetti, solo tenendo conto dei segmenti chiave del comparto: tour operator che organizzano viaggi in Italia e all’estero (rappresentati da Astoi), distribuzione turisticafatta da agenzie di viaggio indipendenti e grandi network internazionali (FTO), società di travel management che gestiscono i viaggi d’affari e organizzatori di eventi, meeting, fiere e congressi. “Le imprese del settore – affermano i promotori del Manifesto per il Turismo Italiano – vogliono assumersi il compito e la responsabilità di tutelare i viaggi in Italia e dall’Italia, valorizzare la filiera del turismo, della ristorazione e del tempo libero per contribuire al rilancio del Paese, fare in modo che le persone si spostino nella massima sicurezza e per aiutare le aziende di tutti i settori a operare e farsi conoscere nel mondo”. Oggi più che mai è urgente intervenire per proteggere questa ricchezza: poter godere di questo nostro immenso patrimonio e sostenerlo sarà tra i contributi più grandi che noi Italiani potremo dare per far ripartire la nostra nazione.