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L’Italia punta alla leadership nello shopping tourism

Non si arresta la crescita dello shopping tourism in Italia. Secondo gli ultimi dati di Risposte Turismo – società di ricerca e consulenza a servizio della macro-industria turistica – presentati in apertura della sesta edizione di Shopping Tourism – il forum italiano, andato in scena a Roma nei giorni scorsi, nel 2025 il numero di outlet village e department store attivi nel nostro Paese sfiorerà quota 100 (28 outlet village e 71 department store), rendendo l’Italia sempre più centrale nella geografia delle destinazioni scelte dai turisti, stranieri e non, desiderosi di trascorrere una vacanza all’insegna dello shopping. 

Nel dettaglio, dall’analisi effettuata da Risposte Turismo emerge come dal 2003 ad oggi siano entrati in attività oltre 24 nuovi outlet village (in media, più di un’apertura all’anno), per una superficie commerciale totale che, quest’anno, ha raggiunto circa 725 mila mq. Nel 2024 è previsto l’inizio dei lavori di restyling di un centro a Roma e nel 2025 una nuova apertura in Sardegna. Con riferimento alle vie dello shopping, invece, via Montenapoleone (Milano) sale al secondo posto nella classifica mondiale per valore retail per metro quadro (18mila euro, +31% sul 2019, fonte: Cushman&Wakefield, 2023). Per quanto riguarda, invece, i flussi 2023 di shopping tourist in Italia, secondo Risposte Turismo sono 2,1 milioni i turisti che hanno scelto quest’anno il nostro Paese per una vacanza all’insegna dello shopping (+7% sul 2019).

“I dati relativi al binomio turismo & shopping – ha dichiarato Francesco di Cesare, Presidente Risposte Turismo – fanno emergere indicatori positivi sia dal lato dell’offerta che della domanda. Abbiamo notato quest’anno una particolare dinamicità del settore con un aumento del numero di eventi, di nuovi progetti e iniziative speciali lanciate, su tutte, quelle dei luoghi temporanei dello shopping, la sempre più ricorrente ibridazione tra shopping e ristorazione e lo sviluppo di collaborazioni volte a cogliere la propensione alla spesa dei turisti. Questo rischia di aprire un gap tra le realtà attive e pronte ad investire rispetto a quelle che si limitano a sfruttare il proprio vantaggio di localizzazione”.

“Il turismo legato allo shopping consente di amplificare tutta la portata valoriale del Made in Italy. Armonizzare l’offerta turistica con i prodotti che sono rappresentazioni dell’immagine dell’Italia è un atto di consapevolezza dell’esclusività italiana e di tutte le espressioni creative, produttive, artistiche della nostra Penisola. Abbiamo il dovere di diffondere questa immagine nel panorama internazionale nel migliore dei modi anche offrendo pacchetti integrati con le meraviglie del lifestyle italiano che si traducono in prodotti concreti”» Ha dichiarato”, ha aggiunto Ivana Jelinic, presidente di ENIT.

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