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Israele: riapertura graduale da Mar Morto e Eilat

La positività al COVID 19 è risultata negli ultimi giorni la più bassa degli ultimi 4 mesi: questi i dati diffusi in data 28 ottobre dal Ministero della Salute di Israele. Il Ministero della Salute ha quindi dichiarato che la percentuale attuale dei positivi corrisponde a quella dello scorso 21 giugno. Questi sviluppi arrivano una settimana dopo che è iniziato a sbloccarsi il secondo periodo di lockdown.

Da questi dati parte l’iniziativa del Ministero del Turismo israeliano di definire la città turistica di Eilat e l’area alberghiera di Ein Bokek-Hamei Zohar sul Mar Morto come “isole di turismo verde”, che è stata approvata il 25 ottobre dal governo, ha superato la sua prima lettura Plenum della Knesset.

Sarà così consentito dichiarare la città di Eilat e il complesso alberghiero del Mar Morto come  “area turistica speciale”. L’ingresso nelle aree di turismo verde sarà subordinato alla presentazione di un test COVID-19 negativo aggiornato o di una prova di guarigione dal virus.

Lo schema consentirà l’apertura di alberghi in queste zone, nel rispetto delle linee guida del Ministero della Salute e nell’ipotesi che vi sia un persistente basso livello di morbilità nelle aree. In una fase successiva anche le attività commerciali di queste aree potranno riaprire a servizio degli ospiti degli hotel. Eilat e Mar Morto offrono un clima caldo e temperato tutto l’anno e, dal benessere al turismo attivo, sono perfette per offerte turistiche in linea con i principi del distanziamento.

Le discussioni sull’iniziativa, inclusa la logistica della presentazione dei test COVID negativi, saranno approfondite ulteriormente nel comitato legislativo della Knesset che si riunirà successivamente. Una volta raggiunto l’accordo, il disegno di legge deve passare una seconda e una terza lettura nel Plenum della Knesset che potrebbe essere già questa settimana.

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