Ipsos: per l’estate 2024 gli italiani evitano la folla e il caro-agosto
La voglia di viaggio degli italiani non si arresta. Per l’estate 2024, periodo luglio-settembre, il 76% dei connazionali dichiara che si prenderà un momento di vacanza, che sia solo un week-end, una vacanza più lunga o un mix delle diverse possibilità. Questo emerge dalla nuova rilevazione del Future4Tourism, il monitoraggio di Ipsos sulle propensioni di vacanza degli italiani attivo dal 2017.
Nel 2024, la vacanza estiva principale avrà luogo per il 27% degli italiani a luglio, per il 28% ad agosto e per il rimanente 19% a settembre. I mesi di luglio e agosto sono ormai paritetici nelle scelte dei vacanzieri. Settembre vede i viaggiatori concentrati nelle prime due settimane del mese, scelta non necessariamente legata alla presenza di minorenni in famiglia e dunque al calendario scolastico.
Le destinazioni per il periodo estivo si confermano allineate all’estate 2023 con l’Italia in primissima posizione con il 66% delle preferenze, l’Europa al 19% e l’extra Europa all’8%. Completano il quadro i viaggiatori che hanno scelto la crociera (2%). Il restante 5%, a fine giugno, non ha ancora scelto la destinazione. L’analisi consente di affermare che, dalla fine della pandemia, la meta Italia pur rimanendo saldamente al comando delle preferenze affievolisce il suo primato. Dapprima, sono state le mete europee a recuperare viaggiatori, oggi si inizia a intravedere anche un lieve recupero del lungo raggio.
Torniamo al mese in cui verranno realizzate le vacanze estive. Oltre metà dei viaggiatori (55%) che non ha scelto agosto per l’estate 2024, in passato era solito fare vacanze durante questo mese. Non è sicuramente un fenomeno nuovo quello di evitare il mese di agosto; già una parte dei vacanzieri aveva fatto questa scelta negli anni passati. Tuttavia, l’agosto 2024 vedrà un 7% di vacanzieri che, a differenza del 2023, ha preferito orientarsi su luglio e in parte su settembre. Non di per sé una brutta notizia visto che questo non genera una diminuzione dei viaggiatori sull’intero periodo ma piuttosto una loro ridistribuzione. La scelta di evitare agosto è legata ad un tema di risparmio economico, tuttavia, sarebbe miope attribuire unicamente al fattore soldi la decisione.