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India incredibile, sulle orme di Buddha

«Non c’è una strada per la felicità, la felicità è l’unica strada». Questo messaggio così profondo è una sorta di invito oltre che una sorta di testamento pronunciato da Gautama Siddharta, il principe che fra il 563 e il 483 a.C. portò avanti un percorso spirituale fino a Bodhgaya, diventando Buddha, “l’Illuminato”. Oggi la regione del Bihar è così la più importante meta di pellegrinaggi buddisti con monaci e fedeli che giungono in India da ogni parte del globo per visitare i luoghi più sacri alla religione. Fulcro delle preghiere è il Mahabodhi Temple, con la sua alta guglia piramidale, scolpita con fiori di loto e scene della vita del principe: luogo dichiarato Patrimonio Mondiale Unesco dal 2002 e nel quale è ancora oggi venerato il Bodhi Tree, il grande albero sotto il quale più di 2500 anni fa Buddha raggiunse l’Illuminazione, attorno al quale migliaia di monaci si siedono a gambe incrociate, restando in silenzio per ore o recitando preghiere interminabili. A settembre Trend è stato invitato, dall’Ente del Turismo Indiano in Italia (www.indiatourismmilan.com), a visitare alcuni affascinanti luoghi della zona, durante l’International Buddhist Conclave 2014: l’evento è stato organizzato dai governi del Bihar e dell’Uttar Pradesh con la presenza di 130 delegati provenienti da oltre 30 paesi del mondo. Nel corso della visita giornalisti, tour operator e rappresentanti del mondo buddista hanno avuto l’occasione di visitare i luoghi di culto più famosi e sacri del paese. Tutta la zona di Bodhgaya è ricca di templi e monasteri, costruiti da diversi committenti: ad esempio la grande Statua del Buddha, alta 25 metri, è stata costruita dai fedeli giapponesi e consacrata alla presenza del Dalai Lama…
(Valentina Castellano Chiodo)

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