IBAR: un ottimo anno nei cieli
L’IBAR (Italian Board Airline Representatives), associazione che rappresenta direttamente 55 compagnie aeree italiane e straniere operanti in Italia, ha presentato settimana scorsa a Milano il Rapporto sull’andamento del traffico aereo in Italia nell’ultimo anno. Un bilancio positivo, ma restano alcuni nodi da sciogliere, come l’eccessiva imposizione fiscale e una normativa incerta. Per questo motivo l’associazione delle compagnie aeree operanti in Italia ha deciso di scendere in campo per difendere gli interessi dei vettori e dei consumatori con il presidente dell’IBAR, Umberto Solimeno e il segretario generale, Luciano Neri. Che innanzitutto hanno illustrato il rapporto sui flussi del traffico aereo in partenza dall’Italia nel 2015. “Nel corso dello scorso anno – ha spiegato Neri – si è registrato un buon andamento dei volumi accompagnato da un costante calo delle tariffe. A fare la parte del leone, l’Asia. A crescere, è stato soprattutto il sub-continente indiano che ha registrato un +8,1%, seguito dall’Asia continentale con + 6,1% e il Sud-Est asiatico con +5,8 %. A ovest, soprattutto grazie alla buona performance del Sud America con un +6,5%, i volumi complessivi rimangono sostanzialmente stabili. Guardando più a sud rispetto alla Penisola, a causare un calo nei flussi verso l’Africa settentrionale, pari a -11,7%, è stata l’instabilità geopolitica. Una instabilità che nel corso del 2015 si è fatta sentire anche sui risultati dell’intero continente, con -4,9%, e che per converso si è riverberata positivamente sulla performance dell’Europa meridionale. In Italia, invece, continua il travaso di traffico a vantaggio dell’Alta velocità ferroviaria, facendo così registrare un -3.3%. Sul fronte tariffario, nel 2015 il calo del costo medio dei biglietti per viaggi intercontinentali si attesta al 2,9% e raggiunge il 4,3% in ambito europeo”. Se il bicchiere, dunque, fa sapere l’IBAR è mezzo pieno, rimangono alcuni nodi da sciogliere. “Problematiche con le quali l’industria del trasporto aereo, in tutte le sue componenti, deve confrontarsi quotidianamente – ha aggiunto il presidente Umberto Solimeno. Fra queste l’addizionale municipale destinata all’INPS. Un provvedimento emanato con un preavviso di soli quindici giorni, con un danno ingente per i vettori che non hanno alcuna possibilità di recuperare la addizionale dai passeggeri già in possesso di biglietto. Le compagnie aeree insomma non possono essere più considerate il bancomat a cui attingere per esigenze di fiscalità generale o per investimenti sulle infrastrutture che competono ad altri. Per questo motivo, l’IBAR tutelerà in tutte le sedi, sia nazionali che europee, gli interessi dei vettori e dei consumatori contro ogni ulteriore aggravio impositivo su un settore di vitale importanza per l’economia del Paese”.