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Gattinoni: prezzi e offerte condizionano le scelte dell’estate 2024

Estate variabile non solo per il meteo, ma anche nella scelta delle vacanze. In base alle informazioni e dati raccolti dal network di 1.500 agenzie di viaggio e dei partner di settore che contribuiscono alla galassia di Gattinoni Travel, saranno prezzi e prenotazioni last minute a condizionare il mercato turistico, lasciando emergere indicazioni soggette a rapidi capovolgimenti.

Rafforzato da un ottimo andamento invernale, il dato progressivo conferma una crescita a due cifre, pari all’incirca a un +10%, ma la vera spinta estiva è stata registrata quest’anno solo a partire dalle prenotazioni di giugno, con un effetto trainante soprattutto da parte del segmento delle agenzie di proprietà. Necessaria una distinzione nell’identikit del viaggiatore: l’estate rappresenta ancora l’unica occasione di vacanza per la cosiddetta fascia media e, proprio per questo, appare soggetta a una maggior prudenza nelle scelte, mentre i tardi mesi invernali/primaverili sono principalmente prerogativa di viaggiatori alto-spendenti che possono concedersi senza problemi una seconda vacanza durante l’anno.

Un dato che aiuta a spiegare il ritardo delle prenotazioni dell’estate 2024, gravata rispetto alla passata stagione dagli effetti prolungati dell’inflazione e dell’aumento dei costi, in aggiunta al consueto periodo di versamento delle tasse, ma alterata anche dalla possibilità di offerte last minute tornate in auge per la contingenza del momento (rincaro prezzi, ritardo nelle prenotazioni, fallimento del terzo operatore turistico tedesco e allotment da riempire).

Altro fattore che rende meno prevedibile l’andamento dell’estate 2024 è la crescita d’interesse per le esperienze di viaggio, in funzione delle quali le scelte tendono a frazionarsi secondo i gusti personali a discapito dell’abitudinarietà caratterizzante la vacanza balneare: sebbene questa resti preponderante nei mesi più caldi, coppie e giovani appaiono oggi sempre più propensi a una mobilità di scoperta, anche in occasione di long weekend nelle capitali d’Europa.

Il risultato dell’anno sull’area Travel è molto particolare e, a fronte di un primo trimestre molto positivo, dal mese di aprile abbiamo cominciato ad avere crescite meno importanti – spiega Sergio Testi, Direttore Generale Gruppo Gattinoni -. Non potevamo aspettarci di proseguire con incrementi del 2030% – spiega Testi – ma in vista dell’estate confidavamo in numeri più dinamici. Certo non possiamo ignorare che siamo nel periodo delle tassazioni e che l’attenzione al prezzo quest’anno è molto più forte e proprio per questi motivi tutto il settore dovrebbe aver maggior sensibilità alla situazione del momento, da hotel a compagnie aeree, ma questo non avviene ed è come sempre un limite del settoreQuando i flussi della stagione precedente sono positivi, i fornitori in Italia sono infatti soliti alzare i prezzi, ma questa politica risulta ancor più destabilizzante in periodi economicamente sensibili e prezzi fuori controllo possono generare criticità sulla stagione in corso e su quelle future. Bisognerebbe dunque ragionaresu lungo termine, con strategie più lungimiranti”.

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