Federalberghi conferma presidente Bernabò Bocca
Il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, è stato riconfermato alla guida della federazione degli albergatori con i suoi 27mila associati, ed ha aperto i lavori della 71a Assemblea nazionale con emozione, alla presenza del ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, del vicepresidente Federalberghi Giuseppe Roscioli e di fronte ad una platea folta ma necessariamente contingentata per via delle cautele anti contagio.
“Poter dire di essere qui riuniti, oggi, è già una conquista – spiega Bernabò Bocca -, dopo lunghi mesi di chiusure ed incertezze. Una giornata speciale per la nostra assemblea nazionale, che cade proprio nella data tanto attesa del 15 maggio, o delle riaperture, annunciata dal nostro premier Draghi: non poteva esserci coincidenza di miglior auspicio per tutti noi che lavoriamo per il turismo e dunque per l’Italia.
Questa elezione mi rinforza più delle altre. Essere considerato la figura di riferimento per tutti voi, nonostante i mesi bui che abbiamo trascorso e di fronte alle incognite che ci troveremo ancora davanti, è un segno di estrema fiducia. Sento la vostra vicinanza e ne vado fiero. Per me rappresenta il mordente più efficace per i prossimi passi che faremo insieme, uniti come sempre”.
C’è voglia di ottimismo per un settore, quello del turismo, che ha subìto più di altri ed in modo devastante le conseguenze della pandemia. Ma vi è anche la consapevolezza di una realtà che presenta circostanze ancora difficili. Non ci siamo mai fatti abbattere dalle avversità. Né noi né i nostri predecessori in tutti questi anni. Non succederà nemmeno adesso, ma dobbiamo comunque fare i conti con il prezzo, altissimo, che il nostro comparto con le strutture turistiche ricettive e termali al suo interno, ha pagato a causa del contagio da covid19”.
Usando la metafora del golf, diciamo che partiamo con l’handicap.. Un lusso che possono permettersi solo i campioni. Questo ce lo fanno capire i dati: nei primi quattro mesi di questo 2021, le presenze dei turisti negli esercizi ricettivi sono diminuite di oltre l’85% rispetto al corrispondente periodo del 2019, anno che teniamo come termine di paragone considerando il vuoto che abbiamo registrato nel 2020. Tutto ciò ha provocato un calo del 75,1% per gli italiani e del 95,9 % per gli stranieri.
“Tornando all’annus horribilis che ci lasciamo alle spalle sappiamo che il 2020 si è chiuso con una perdita di 233 milioni di presenze con un conseguente calo medio del 53,4% rispetto al 2019, con punte che in alcune località hanno superato l’80%. Ma la lacerazione più grande forse la stiamo vivendo proprio nelle città d’arte, rimaste praticamente deserte essendo venuto meno il turismo straniero, sceso mediamente del 70,2% delle presenze.
Mai come ora bisogna lanciare il cuore oltre l’ostacolo – ha concluso Bocca – con l’auspicio che il movimento turistico in e verso l’Italia sia facilitato dal nostro Governo, con tempistiche e modalità adeguate, sempre tenendo alta la guardia sulle necessarie ed indispensabili cautele contro la diffusione del contagio. In questo scenario, la stagione estiva in arrivo dovrebbe essere il carburante per far ripartire le nostre aziende in sicurezza”.
Da aggiungere infine che nel corso dell’assemblea annuale della Federalberghi, sono stati riconfermati anche Dinno de Risi alla presidenza del CNGA (Comitato Nazionale Giovani Albergatori); Marco Coppola alla guida della Federalberghi Extra, e Ermando Mennella a capo della Federalberghi Isole Minori.