Enrica Montanucci di Maavi: lettera aperta al Ministro Garavaglia
Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera aperta della presidente di Maavi Enrica Montanucci sulla situazione dell’industria del turismo oggi in Italia.
È veramente arrivato il momento di chiarire a chiunque, Governo, Media, gente comune e chiunque possieda una mente funzionante cosa sia il Turismo. Perché dopo le dichiarazioni di questi ultimi giorni in cui il Ministro e le testate giornalistiche osano dire “ottima stagione… numeri vicini al 2019… ottime previsioni”, come Presidente di Maavi mi sento in dovere di inviare una formale protesta al Ministro, perché oltre al danno oramai epocale che abbiamo subito e stiamo subendo, subire anche una beffa come questa diventa veramente un eccesso da tollerare senza esplodere di rabbia.
Gentile Ministro Garavaglia, per quanto ritengo la sua disponibilità verso l’ascolto e la collaborazione per il nostro settore, veramente ammirevoli, è però bene chiarire che quanto da Lei dichiarato oggi a Rimini è assolutamente inaccettabile per l’intera categoria degli Agenti di Viaggio. Se per “stagione quasi ai livelli del 2019” lei si riferisce alla gente che, impossibilitata ad andare altrove si è riversata nelle località turistiche italiane, dando, almeno ad una prima analisi, l’impressione che tutto fosse tornato ad una apparente normalità, allora potremmo anche concordare con lei.
Spiagge piene, alberghi pieni, gente in giro… in una colorata imitazione di noncurante allegria estiva. Ma la verità non è questa in nessun modo. Chi fa di mestiere l’agente di viaggio ha visto passare nei propri uffici tanta gente, ha venduto (male e con difficoltà date da diffidenza e poca chiarezza di informazione) tanta Italia combattendo con prenotazioni online, con albergatori furbetti che hanno provato spesso ad arrivare diretti sul cliente, clienti spaventati e poco convinti, prezzi pompati in modo estremo. Caro Ministro io la stimo perché secondo me le ha voglia di fare bene ed umiltà sufficiente per ascoltare.
E allora ci ascolti: alberghi pieni non vuol dire turismo in ripresa. Il nostro mondo, quello delle agenzie di viaggio, quello che da lavoro ad 80.000 persone, che per anni ha pagato tasse in silenzio, e non ha MAI chiesto niente, è ALLO STREMO. Noi abbiamo visto una estate che, priva delle mete extraeuropee, ha visto volumi pari al 35% dei volumi del 2019. E mi riferisco ai soli mesi di alta stagione. Perché facendo la media gennaio/luglio siamo ad un calo totale del 90% medio… in buona sostanza, non è cambiato nulla. Crediamo nel suo entusiasmo quando fa queste dichiarazioni, ma crediamo anche che, dato che il periodo che abbiamo davanti chiede sostegni importanti che dovranno essere stanziati con la MASSIMA URGENZA, è forse azzardato e poco utile dire certe cose.
Perché se domani il Governo dice che il Turismo si è ripreso e non ha bisogno di fondi, chi ne risponderà? Io spero non lei. Perché invece è probabile che sia la sua di testa ad essere richiesta. E io invece credo che non si quella giusta… Il Governo deve fermare questa mala informazione, questo uso sistematico dannoso e fuorviante dei media. Perché noi abbiamo bisogno di lei. Che comprenda il nostro grido di dolore e di disperazione. E per aiutarla a richiedere i giusti fondi e, ad averne risposte positive e ritorno elettorale e di immagine, non possiamo fare altro che dirlo a lei e dirlo in piazza, a tutti, senza sconti. Ci aiuti ad aiutarla. Ci aiuti ad aiutarci.
Perché noi siamo sfiniti ma, fino alla fine, siamo pronti a chiedere rispetto e giustizia per la nostra Categoria. E non molliamo. Ne oggi, ne mai.Insieme potremmo ottenere molto. E lei può essere la giusta soluzione per arrivare a risposte certe. Ma… ci ASCOLTI. E quella che è una palla irta di spine (il Ministero del Turismo) potrebbe essere spinta al mittente con vantaggio per la nostra Categoria e per tutti. Anche per la sua figura e la sua immagine. E forse la sua vera opinione. Io ancora sono convinta che lei è dalla nostra parte. E allora dimostriamolo a tutti.
Cordialmente e con fiducia
Enrica Montanucci
Presidente Maavi