Domani ad Ancona seconda tappa di Shopping Tourism
Si alza il sipario sulla seconda tappa di Shopping Tourism il forum italiano, in programma mercoledì 16 novembre alla Loggia dei Mercanti di Ancona con un ricco programma di interventi e dibattiti. Dopo la tappa inaugurale del tour tenutasi a Venezia, l’appuntamento marchigiano del forum, ideato nel 2016 da Risposte Turismo e organizzato quest’anno in partnership con il Sistema Confcommercio e con Mastercard e Land of Fashion Villages main sponsor, avrà come focus principale l’analisi degli shopping tourist italiani e l’offerta commerciale delle Marche per i turisti di questo segmento della macro-industria turistica.
Le prime anticipazioni della nuova indagine effettuata da Risposte Turismo contenuta all’interno di Shopping Tourism Italian Monitor e che verrà presentata ad Ancona (350 turisti italiani, di cui la metà con shopping quale motivazione prevalente del viaggio), mostrano la rilevanza delle produzioni tipiche dei territori nella scelta della destinazione di viaggio, driver di scelta per il 40% degli intervistati preceduto solo da sconti, saldi e promozioni (73%) e dalla vicinanza ad attrazioni/luoghi da visitare o attività da fare (46%).
Secondo l’analisi di Risposte Turismo, inoltre, la spesa media pro-capite giornaliera in acquisti da parte dei turisti italiani dello shopping è pari a 110 euro e il 77% degli shopping tourist italiani intervistati ha visitato luoghi, laboratori e aziende di produzioni tipiche locali. Tra le prime città menzionate dal campione quali destinazioni per shopping figurano Milano e Roma assieme a Londra e Parigi, mentre nelle città top of mind si inseriscono, oltre alle appena citate, anche New York, Tokyo e Dubai. I negozi del centro storico e le vie dello shopping sono i luoghi di acquisto preferiti (70%), davanti alla coppia outlet – centri commerciali (entrambi con il 53% delle preferenze) e ai mercati (34%).
Dall’analisi di Risposte Turismo emerge inoltre come siano ancora sottoutilizzati servizi come gli shopping tour (25%), il tax refund (22%) o il ricorso ad un personal shopper (17%), con circa il 40% dei non fruitori ad esserne però interessato. Le opportunità dell’investire in questo segmento della macro-industria turistica emergono anche considerando che gli shopping tourist italiani, quando viaggiano anche con altre motivazioni, hanno una elevata propensione a comprare (84%), investono più tempo in questa attività (75%) e spendono di più (70%). Della parte del campione di italiani che ha dichiarato di non aver mai viaggiato con gli acquisti quale motivazione principale, il 22% ha indicato nel fare acquisti una delle attività prevalenti nel corso del soggiorno e il 30% che prima o poi viaggerà per shopping, dimostrando dunque la forza generale del binomio turismo e shopping.