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Cultura, primo motivo di viaggio degli italiani

Nell’ambito della nuova edizione della BIT che si svolgerà dal 12 al 14 febbraio 2023 a Milano, la società di consulenza MARCO ha rivelato i dati del suo secondo studio “MARCO Research: Post Covid-19 Consumer Behaviour II”. Più di 8.200 persone sono state intervistate in sei Paesi europei (Italia, Spagna, Germania, Francia, Portogallo e Regno Unito) con l’obiettivo di comprendere e analizzare le tendenze, i comportamenti e le preferenze dei turisti in questa nuova realtà post-Covid. Il 46% degli italiani ha scelto la meta delle proprie vacanze in base alla situazione Covid del Paese scelto come destinazione mentre la percentuale sale al 56% per i consumatori europei intervistati, rendendolo la prima scelta di destinazione se la situazione fosse positiva. 

Nel nostro Paese, visitare posti nuovi e scoprire diverse alternative turistiche si colloca al primo posto (63%) tra i fattori che hanno influenzato a scegliere una destinazione piuttosto che un’altra. Il secondo motivo in ordine di importanza è un posto che abbia una grande offerta culturale (59%) ed il terzo aspetto più importante preso in considerazione dagli Italiani quando si pianificano le vacanze sono le località con grandi esperienze gastronomiche (54%). Poco sportivi e poco abitudinari, alla fine della classifica tra i principali motivi di viaggio gli italiano scelgono posti in cui già si è viaggiato (26%) e destinazioni con una grande offerta dal punto di vista sportivo (29%).

Se si guarda al fattore di genere e all’età, le differenze non sono così eccessive. Per il 57% degli uomini italiani la prima scelta è stata un Paese o una città che non avevano mai visitato prima, mentre per le donne questa percentuale sale al 65% e la loro seconda scelta è stata un Paese con una grande offerta culturale, con le donne maggiormente interessate (60%) rispetto agli uomini (55%). Riguardo la situazione epidemiologica, il 46% delle donne italiane ha scelto una meta in base alla situazione Covid nel Paese di destinazione, contro il 43% degli uomini. 

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