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Coronavirus, le associazioni del turismo chiedono lo stato di crisi

Aidit, Assoviaggi, ASTOI e Fto richiedono in un comunicato congiunto che vengano adottate misure straordinarie per mettere al riparo tutte le imprese e i lavoratori del comparto turistico. Le associazioni del turismo chiedono a gran voce l’apertura dello stato di crisi, dopo le indicazioni poco chiare ricevute a seguito della riunione del MiBACT tenutasi nei giorni scorsi. E’ necessario che le istituzioni mettano prontamente in campo misure di sostegno straordinarie per le imprese turistiche, che contribuiscono al PIL per il 13% e, per il 14,7% all’occupazione nazionale” si legge nel comunicato “Nelle ultime settimane il comparto del turismo organizzato (agenzie di viaggi e tour operator) ha assistito non solo ad un azzeramento della domanda verso la Cina e verso le altre mete asiatiche, ma anche ad un blocco della domanda di viaggi in generale per tutte le destinazioni del mondo, oltre che a un raddoppio delle richieste di cancellazione di viaggi. Inoltre, alcuni Paesi esteri stanno adottando misure restrittive nei confronti dell’ingresso di viaggiatori italiani, fattore che determina un ulteriore aggravio del danno, che è già molto ingente.”

Viaggi d’affari, viaggi d’istruzione, eventi, congressi, sia outgoing che incoming, la filiera turistica va tutelata in toto e con rapidità, o si rischieranno ricadute troppo grandi per l’economia di tutto il Paese, che deve già affrontare situazioni come la messa in liquidazione di Air Italy e la crisi di Alitalia. Le misure straordinarie contenute nel comunicato diramato da Aidit, Assoviaggi, ASTOI e Fto al fine di garantire la sopravvivenza delle imprese interessate dalla crisi ed il permanere degli attuali livelli occupazionali sono le seguenti:

1)    Differimento del pagamento dei contributi previdenziali e del pagamento delle imposte dirette e indirette per un periodo coincidente col perdurare della crisi e, comunque, non inferiore a dodici mesi come già avvenuto per gli eventi sismici;

2)    Riduzione dell’aliquota IRPEF;

3)    Accesso agevolato al credito e sospensione del pagamento delle rate dei mutui;

4)    Accesso agevolato per le imprese agli ammortizzatori sociali esistenti (Cassa integrazione ordinaria, straordinaria e in deroga, solidarietà, etc) e a Fondi di sostegno al reddito (es. FIS – fondo di integrazione salariale, Fondi Bilaterali), estendendo tali misure anche alle PMI;

5)    Istituzione di aiuti speciali per gli organizzatori di viaggi (tour operator e agenzie di viaggi) che consentano di coprire le perdite derivanti dall’acquisto di servizi relativi a viaggi cancellati, di superare le difficoltà nei flussi di cassa e di mantenere l’operatività aziendale in una situazione di forte contrazione dei volumi;

6)    In caso di protrarsi dell’attuale situazione, è necessario che la UE istituisca appositi fondi europei a sostegno delle imprese italiane, alla luce dello stato di crisi;

7)    Intervento del Ministero degli Affari Esteri sui Paesi esteri che stanno adottando misure di restrizione all’ingresso nei confronti dei cittadini italiani, al fine di ottenere indicazioni chiare e precise sull’adozione delle eventuali misure restrittive;

8)    Rivalutazione da parte del MIUR dell’estensione a tutto il territorio nazionale di quanto previsto dal decreto 23 febbraio 2020 per i viaggi di istruzione in Italia e all’estero: eliminazione del provvedimento restrittivo a livello nazionale e limitazione dell’applicazione dello stesso alle sole zone incluse nel decreto e alle sole Regioni che abbiano adottato provvedimenti in tal senso, ricomprendendo l’introduzione di meccanismi di riprogrammazione dei viaggi di istruzione, al termine del periodo di sospensione.

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