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Coronavirus, guide turistiche: crisi senza confini

“Guide turistiche, ambientali e accompagnatori vivono il momento più difficile della loro storia. Non solo siamo a ‘reddito zero’ da quasi due mesi, ma abbiamo anche difficoltà ad incassare il pagamento delle fatture emesse tra la fine dello scorso anno e l’inizio di questo. Per molti colleghi monoreddito vuol dire essere già privi della liquidità per sopravvivere”, racconta Valentina Grandi, Presidente nazionale di Federagit, l’associazione che riunisce le guide e gli accompagnatori turistici Confesercenti.

“Da anni, ormai, la categoria verte in una situazione precaria. Non solo la legge di riordino della professione non è mai arrivata, ma sono mancati anche i controlli da parte degli organi preposti per contenere l’abusivismo dilagante nel settore. Abbiamo sempre tirato avanti, ma adesso è tutto più difficile: ad oggi, infatti, le prospettive di lavoro sono totalmente azzerate e lo saranno ancora per molti mesi, visto che il settore turistico – verosimilmente – non si riprenderà prima del 2021. Chi tra noi ha una partita IVA sta seriamente pensando di chiudere”.

È necessario intervenire subito, non possiamo aspettare altri mesi”, continua Grandi. “Abbiamo messo nero su bianco una serie di richieste, indirizzate al Governo, per misure di sostegno mirate: innanzitutto il riconoscimento di un’indennità, almeno di mille euro, per i liberi professionisti del turismo titolari di partita IVA.  Per i colleghi che lavorano in ritenuta d’acconto, invece, chiediamo venga destinato il reddito d’emergenza”.

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