CLIA per una Venezia “alternativa”…
CLIA parte dalla cifre per spiegare perché l’arrivo delle grandi navi a Venezia è un affare per tutti. Infatti sono stati oltre 20 milioni i crocieristi provenienti da 200 paesi che sono transitati a Venezia dal 1997. Se anche il turismo crocieristico rappresenta solo il 5% di chi arriva in città ogni anno, è strategico perché assegna a Venezia lo status di Homeport, rafforzando l’attrattività dell’economia turistica del territorio e di tutto l’Adriatico. Inoltre, grazie alla crocieristica trovano lavoro circa 4.300 persone e 200 aziende del territorio veneziano. L’arrivo delle navi a Venezia comporta una spesa diretta di croceristi, compagnie ed equipaggi pari a 436,6 milioni di euro a livello nazionale (di cui 283,6 direttamente sul territorio veneziano e 153 milioni nel resto d’Italia) e fino a 170 milioni di euro di indotto. La crocieristica non solo fa bene all’economia della città ma è seriamente impegnata, a Venezia come ovunque nel mondo, affinché siano preservati la bellezza dei luoghi e degli ambienti naturali, che rappresentano una risorsa irrinunciabile per la vitalità e le prosperità di questo mercato. Non a caso le compagnie croceristiche aderenti a CLIA hanno già investito più di un miliardo di dollari in tecnologie pulite, per migliorare la performance ambientali e ridurre le emissioni, in un processo in cui ogni nuova nave ha un impatto sempre minore ed è sempre più “verde” della precedente. Questi, spiegano a CLIA, sono i fatti. Resta il fatto che da cinque anni si cerca una soluzione per il passaggio delle “grandi navi”, mentre in questo momento le compagnie stanno volontariamente restringendo l’ingresso in Laguna alle imbarcazioni fino a 96.000 tonnellate, tra l’altro limitando anche il numero complessivo di arrivi. Ciò si è tradotto nella perdita di mezzo milione di passeggeri a Venezia ultimamente. Che fare allora? La volontà di CLIA è di trovare quanto prima un’alternativa al transito delle navi nel canale della Giudecca. Con uno sforzo collaborativo senza precedenti, le compagnie di crociera hanno quindi effettuato accurate simulazioni sulla possibilità di accesso, attraverso il Canale Vittorio Emanuele III, alla Marittima, terminal passeggeri di eccellenza in Italia e nel mondo che risulta irrinunciabile. Tra il 29 agosto e il 1 settembre, in Olanda (Centro CSMASRT di Almere) e Danimarca (Force Technolgy Institute di Copenaghen) si sono svolte simulazioni congiunte da parte di tre importanti compagnie (Royal Caribbean, Carnival-Costa, MSC) e VTP su sei navi di diverse dimensioni, con test su varie condizioni metereologiche e di contesto avverso. Le simulazioni hanno prodotto risultati positivi e le compagnie sono pronte a iniziare al più presto le attività necessarie all’utilizzo della rotta alternativa.