Cina, un “Ponte” tra l’Expo e il mondo
È stata inaugurata ieri sera, negli spazi esterni della Triennale di Milano, l’imponente installazione del famoso artista cinese Shu Yong, intitolata “Il ponte d’oro sulla via della seta”. Visitabile gratuitamente fino al prossimo 4 ottobre, l’opera d’arte è stata appositamente creata per l’Expo e rappresenta, per le sue dimensioni, l’opera più grande e d’impatto dell’Esposizione Universale di Milano subito dopo “l’albero della vita”. Lo scopo dell’opera, ha spiegato l’artista, è quello di voler unire, attraverso Milano e la sua Expo, la Cina al resto del mondo. “Il ponte d’oro sulla via della seta” è un’installazione dal forte impatto visivo che occupa oltre 500 metri quadrati di spazio e pesa più di 100 tonnellate. È un muro che si ispira al ponte Zhao Zhou: lungo 28 metri, alto 6 e largo 4, è composto da 10mila mattoni d’oro sui quali sono intarsiati i fiori nazionali di 53 paesi e di 94 città della Cina. Ai piedi trova spazio un giardino floreale composto da 100.000 sfere dorate intarsiate con i fiori nazionali degli oltre 150 paesi che partecipano all’Expo di Milano. Tutti i fiori sono di seta. Celebre per aver creato, nel 2006 un muro di wc e nel 2013, alla Biennale di Venezia, un muro composto di mattoni con impresso le traduzioni errate di Google, Shu Yong torna in Italia e ancora una volta è pronto a stupire rendendo omaggio a “la vita della seta” e all’importanza che questa ha avuto nel corso dei secoli, innanzitutto come legame sempre più forte tra Oriente e Occidente. L’intento, inoltre, è quello di voler trasmettere un chiaro messaggio di pace, di unione tra i diversi paesi affinchè ci possa essere maggior cooperazione e sviluppo da entrambe le parti. Affinchè questo auspicio si possa realizzare, ogni visitatore del “ponte d’oro sulla via della seta” ha il dovere di lasciare la propria testimonianza firmando un mattone. Solo così le discriminazioni razziali e le frontiere nazionali si potranno abbattere. “I cuori della gente di tutto il mondo sono legati insieme, con un destino comune – ha dichiarato Long Yuxiang, Presidente Esecutivo del CICCC (China International Cultural Communication Centre). Lo sviluppo della Cina è inseparabile dal mondo e il mondo ha bisogno anche della Cina. Speriamo che questa installazione di Milano possa essere un ottimo punto di partenza per un mondo più civile”. Da sottolineare infine che “Il Ponte d’oro sulla via della seta” gode proprio dell’organizzazione del CICCC, del supporto del CCPIT (China Council for The Promotion of International Trade) e del Padiglione Cina a Expo e del Patrocinio del MIBACT.