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BTO: innovazione e sostenibilità chiavi del turismo che verrà

Sostenibilità, innovazione e semplificazione di informazioni, mete e operazioni: il viaggiatore del futuro insegue un mondo frictionless, definizione che è stata anche la parola chiave della 13/a edizione di BTO – Be Travel Onlife, andata in scena fino allo scorso martedì 30 novembre a Firenze. Cinque giornate, oltre 100 eventi e 270 relatori per una manifestazione ibrida, tra ologrammi, connessioni e incontri dal vivo ideata da Regione Toscana e Camera di Commercio di Firenze e organizzata da Toscana Promozione Turistica, PromoFirenze e Fondazione Sistema Toscana.In un mondo in cui molti predicano l’innovazione, con BTO – ha dichiarato il direttore scientifico Francesco Tapinassi – cerchiamo di metterla in pratica. Lo abbiamo fatto dal primo giorno, portando gli ologrammi in Palazzo Vecchio, nel Salone dei Cinquecento: grazie alla nostra mission possiamo sperimentare modelli e argomenti nuovi”.

Innovazione è stata infatti proprio una delle parole chiave emerse da questa edizione di BTO – Be Travel Onlife. Accanto a un altro driver sempre più importante e trasversale: la sostenibilità, che oggi guida le scelte dell’83% dei viaggiatori, secondo Google Destination Insights. Una tendenza che ha guadagnato forza in parte grazie alla pandemia tuttora in corso e che sembra destinato a diventare un valore permanente con cui il settore turistico dovrà sempre più confrontarsi. Un altro trend globale che ha profondamente modificato la domanda verso l’Italia è il turismo di prossimità. Anche nel prossimo futuro la ricerca di mete vicine guiderà ancora le nostre scelte.  

C’è una grande spinta all’innovazione nel settore hotellerie – ha spiegato Giovanna Manzi, BWH Hotel Group Italia, una degli importanti ospiti che hanno animato la giornata conclusiva di BTO, quella dedicata al mondo dell’ospitalità – e anche la rivisitazione del sistema di assegnazione delle stelle spinge in questa direzione: andiamo verso un innalzamento della qualità degli hotel in Italia. Anche se si fa sentire l’impatto della variante Omicron: registriamo un rallentamento nelle prenotazioni ma dobbiamo capitalizzare gli ultimi tre mesi positivi e farci trovare pronti per la ripartenza”.

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