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Bollettino Enit, solo 4 camere su 10 prenotate

Come sta andando l’Italia del turismo dopo la graduale ripresa delle prenotazioni? La buona notizia è che qualcosa si muove: secondo il Bollettino dell’Enit, ad oggi sono 4 su 10 le camere delle strutture ricettive prenotate online, un numero esiguo ma interpretabile come un segnale di ripresa.

La forte dipendenza dai flussi internazionali penalizza ancora le grandi città d’arte, con una quota di mancate prenotazioni del 26% a Firenze, 38% a Roma, 39% a Milano, 47% a Napoli e Venezia un po’ più in affanno con il 68% di camere ancora disponibili. Nel monitoraggio settimanale dell’Italia da parte di Enit, alla tredicesima settimana di osservazione sull’andamento degli arrivi aeroportuali nel 2020, le perdite indicano dal 1° gennaio al 15 giugno, un dato complessivo del -77,3% rispetto allo stesso periodo del 2019, con una tendenza discendente costante nella diminuzione della domanda internazionale. Il 48% degli inglesi ha prenotato per i prossimi 30 giorni mentre il 2% manifesta l’intenzione di viaggiare tra 6 mesi. Stop alle disdette dalla Francia per l’Italia che si stabilizza sul -70,7%. Le diminuzioni più evidenti sono da Cina (-85,9%) e Usa (-84,1%). Con l’apertura delle frontiere da parte dei Paesi europei – tra cui Francia, Paesi Bassi, Germania e Spagna – stanno aumentando i voli delle principali compagnie aeree europee: Ryanair (+ 46%), Easyjet (+ 22%), Klm (+ 12%) con una crescita settimanale positiva delle prenotazioni nel mondo (+ 23%) e si assiste a una ripresa regionale del turismo. Gli impatti negativi sugli arrivi con pernottamenti internazionali nel 2020, attestano un calo del -55% (pari a 35 milioni di visitatori) e 119 milioni di pernottamenti nel 2020.

Il settore si affida quindi al turismo domestico, ma anche sul mercato domestico è confermato il trend discendente del – 31% (16 milioni di visitatori); i pernottamenti domestici si prevedono inferiori di 46 milioni nel 2020 rispetto al 2019. Ma chi saranno i turisti dell’estate 2020? Dall’indagine telefonica effettuata da Enit su un campione di quasi 4mila individui italiani, sono soprattutto gli uomini i vacanzieri italiani di quest’anno (56% dei casi), che hanno tra i 36 ed i 55 anni (40%). In vacanza andranno soprattutto i diplomati (45%), mentre solo il 23% dei laureati si concederà un meritato riposo. Più della metà organizzerà viaggi familiari (54%) e solo il 38% in coppia. Il 23,7% dei pensionati non rinuncia alle ferie, seguiti da impiegati (23,6%), operai (15%) mentre solo il 5,4% è dirigente ed il 4,2% libero professionista.

Non ripartono le prenotazioni ma la voglia di Italia rimane altissima sulla rete, dal 18 marzo al 28 giugno si contano infatti un totale di 837,2 mila mention – di cui 68,3 mila comparse sul web e 768,9 mila dai social – che hanno prodotto 227,1 milioni di interazioni.

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