Azemar: grazie a trade e Oceano Indiano
Festeggia un buon Natale 2015 l’operatore milanese Azemar: durante un brillante evento per gli storici partner del trade andato in scena settimana scorsa a Milano, e realizzato in collaborazione con l’importante compagnia aerea Qatar Airways, sono stati l’AD Maria Rosaria Campora e il marketing manager Alessandro Azzola a spiegarne i motivi. “Chiuderemo il 2015, questa è la previsione – spiega la manager -, con un incremento di fatturato del 30%. Ma anche il valore medio pratica è salito. Ciò ci ha consentito di ricavare utili anche in questi anni di difficoltà”. Il canale di vendita, sottolinea poi Alessandro Azzola, si riconferma alla grande quello distributivo, con una presenza decisa del t.o. in Lombardia, Triveneto e Campania. Per il futuro la strategia non muterà, anzi: “Abbiamo intenzione – spiegano entrambi – di dedicarci ai venditori e di seguirli ancor di più. La novità però è che in parallelo saranno previste azioni per incrementare la notorietà del marchio Azemar, che è già ben conosciuto tra le adv, anche sul consumatore finale, con campagne pubblicitarie ad hoc”. Tanti poi gli obiettivi nel mirino di Azemar se si parla di prodotto: nello storicamente “amico” Oceano Indiano, ad esempio, è in vista una struttura di proprietà alle Maldive dal prossimo inverno, mentre si parla di Madagascar, dall’estate del 2016, con un occhio aperto anche su Cuba. “Con un investimento di 35 milioni di dollari – spiega l’AD -, presentiamo alle Maldive il Cocoon di Lhaviyani: si tratta di un 4 stelle superior o 5 stelle progettato in stile italiano, con 150 camere. Come il Gold Zanzibar Beach House & Spa, anch’esso di nostra proprietà, ospiterà clientela dal nostro Paese, ma soprattutto internazionale, con una ripartizione del 30% per il mercato italiano e del 70% per l’estero. Insomma la strategia di fondo è quella di creare prodotti nostri che facciano da traino a tutti gli altri. Se il tour operator vecchia maniera oggi fatica, il futuro non è nel disporre di strutture in esclusiva, ma di proprietà”.