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Astoi: un fondo di garanzia privato e previdente

Arriva a pochi giorni dalla scadenza, fissata per il 30 giugno, dopo una già lunga proroga governativa della durata di sei mesi, la risposta di Astoi all’obbligo sancito dalla Legge 115/2015 che, dal 1 luglio 2016, impone alle imprese organizzatrici di viaggi di dotarsi autonomamente di una copertura per il rischio di default o di insolvenza. Una risposta dunque necessaria per il settore, che vede il nostro Paese, come il resto d’Europa ha già fatto da anni, adeguarsi alla normativa dell’Unione che ha stabilito l’abrogazione dell’anomalo Fondo Pubblico Nazionale di Garanzia, alimentato da privati ma gestito dallo Stato. Considerando l’estrema difficoltà che le singole imprese hanno nel trovare sul mercato soluzioni concrete, Astoi ha creato un proprio Fondo ad esclusivo beneficio dei suoi associati. La presentazione ufficiale di questo Fondo di Garanzia di Confindustria Viaggi, è avvenuta la scorsa settimana durante un convegno sul tema che è stato ospitato dall’Aula Magna dell’Università Bocconi di Milano. Si è trattato di un incontro organizzato in collaborazione con il Master in Economia del Turismo dell’università, che ha visto alternarsi sul palco le voci dei consulenti legali interpellati per la costituzione dello strumento di copertura e i rappresentanti del mondo della distribuzione. Ad aprire il dibattito e a spiegare le caratteristiche generali del fondo, dopo l’introduzione della Professoressa Magda Antonioli, Direttrice del Master, è l’ormai ex presidente dell’associazione Luca Battifora. «Oggi fare tour operating non significa mettere insieme un volo aereo e un hotel, ma creare aziende capaci di dare le giuste garanzie assicurative e la tutela che passeggero e fornitore richiedono. È per ottenere tutto questo, in vista di un allargamento dei bacini esistenti e l’acquisizione di nuovi, che dopo mesi di lavoro, abbiamo elaborato un nuovo strumento che vuole avere validità nel tempo. Uno strumento di natura completamente privata, alimentato dalle risorse dei tour operator associati, con una componente assicurativa, per le eventuali emergenze, e una finanziaria. L’adesione si baserà su una quota contributiva proporzionale al numero dei passeggeri annui movimentati, dunque le somme verranno depositate in un contenitore gestito da terzi ovviamente nella massima tutela e trasparenza, il tutto sotto la costante supervisione dei vertici Astoi. La macchina, ancora in via di definizione, partirà dal 1° luglio, come previsto dalla legge, e verrà poi perfezionata nel corso dei mesi estivi anche in base a quello che verrà stabilito con il Ministero del Turismo, col quale stiamo già lavorando»… (continua su Trend 11/2016)

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