Air Canada, una risorsa per il trade italiano
Sapere che anche in tempi di crisi c’è un colosso internazionale che investe in e sull’Italia è una importante soddisfazione. Specie in un settore molto importante per questo disastrato Paese come il turismo. «Nel 2013 tutti i canali sono andati molto bene – spiega il direttore di Air Canada per l’Italia Umberto Solimeno durante un incontro con la stampa di settore tenutosi a Milano -, anche se di particolare rilievo sono state la crescita dei gruppi, pari all’80%, e la percentuale di riempimento delle business class. Questo andamento così positivo è il primo fattore che spiega i tanti investimenti che stiamo facendo nella sede italiana, che sta acquisendo sempre più peso nell’area Emeai. L’Italia è oggi infatti l’unico Paese, fuori dal Nordamerica, con tre scali operativi e 17 persone in staff. Con varie new entry, tra le quali quella del nuovo sales executive per il Nord Italia, Mattia Casati». Una crescita davvero importante quella del vettore canadese anche per il trade italiano, poiché come ha aggiungo il responsabile commerciale Italia di Air Canada Giancarlo Landolfi, «nel nostro Paese l’85% dei biglietti della compagnia è commercializzato dalle agenzie di viaggi. Segue il 10% che viene venduto via web e il 5% infine direttamente». «Continuiamo a investire nel Nord Italia – insiste il direttore Umberto Solimeno – area che, con Roma, rappresenta per la compagnia uno dei mercati dove registra le migliori performance. L’anno scorso i load factor delle rotte da Venezia Marco Polo e Fiumicino sono stati eccezionali, oltre il 91% su una media di network globale dell’83-84%. È un momento di grande sviluppo per il gruppo, che nel 2013 ha chiuso con 340 milioni di utile su un fatturato di 15 miliardi. Ora l’estate ci attende con diverse novità in Europa, prima tra tutte il nuovo collegamento da Milano Malpensa a Toronto che sarà operativo a partire dal prossimo 19 giugno. Proprio l’inaugurazione di questo volo mi aiuta anche a indicare nuovamente la rilevanza che sta acquistando il mercato italiano per Air Canada. A livello mondiale infatti per il 2014 la compagnia ha deciso di introdurre due soli nuovi collegamenti nel suo network globale: uno è Tokyo Haneda, anche il vettore opera già su Narita, e l’altro è proprio quello di Malpensa». E giustamente è molto soddisfatto il manager italiano sul lavoro fatto dal suo team per crescere nel turismo e tricolore e convincere quella che attualmente è la 18ª compagnia aerea al mondo (su 700 circa, NDR) a puntare forte sui voli da e per il Belpaese. «Per l’estate 2014 in particolare poi – riprende Solimeno – vorremmo far fare alle agenzie di viaggio come al pubblico un focus su Air Canada Rouge. Spiegando innanzitutto che non si tratta come si potrebbe pensare di una compagnia low cost, ma un vettore di linea vero e proprio che è nato lo scorso luglio con una flotta dedicata e, soprattutto, una immagine nuova, giovane e fresca. Secondo i programmi della compagnia madre Rouge arriverà ad avere 30 aerei entro la fine del 2014 e ben 50 entro il 2015. Il tutto impostato per servire una fascia di mercato giovane e leisure verso tratte prettamente vacanziere, come quelle per l’area dei Caraibi e le mete di mare europee». «Notiamo un aumento delle richieste di voli sugli Stati Uniti via Canada, – conclude Giancarlo Landolfi. Si tratta di transiti apprezzati perché in aeroporto il controllo per gli Usa si svolge in un’area dedicata ai passeggeri in arrivo dall’Europa, mentre i bagagli vengono inviati direttamente all’aeromobile del volo in connessione, evitando così le lungaggini delle procedure di ingresso negli Stati Uniti».