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Adriatic Sea Forum: il turismo via mare è in crescita

Una moderata crescita del numero di crocieristi e dei turisti movimentati via traghetto e nuovi investimenti propedeutici a una successiva fase di forte sviluppo per tutte le componenti del maritime tourism in adriatico. È la prima fotografia del 2025 del Mare Adriatico scattata da Risposte Turismo, società di ricerca e consulenza a servizio della macroindustria turistica, in apertura della settima edizione di Adriatic Sea Forum – cruise, ferry, sail & yacht, l’appuntamento di riferimento per il turismo via mare in Adriatico, ideato e organizzato dalla stessa Risposte Turismo quest’anno in partnership con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro Settentrionale.
“Alla luce dei dati che emergono dalla nostra analisi, è corretto riferirsi al maritime tourism in Adriatico come fenomeno consolidato, che, nel 2025, continua il suo percorso di crescita moderata ma costante – afferma Francesco di Cesare, Presidente Risposte Turismo. Questo è sicuramente il tipo di crescita più positivo per le destinazioni turistiche in termini di organizzazione della propria offerta. I risultati sono a mio modo di vedere frutto, in particolare, della ricchezza dell’area e sono da leggere, non solo alla luce del patrimonio storico artistico e paesaggistico ma, anche, dal punto di vista delle infrastrutture e dei servizi di cui dispone. Un’offerta sempre più consistente anche grazie ai consistenti investimenti che continuiamo a registrare da parte di imprenditori privati e di amministrazioni pubbliche.
Tutto ciò fa sì che gli operatori, anche internazionali, decidano di impegnarsi in quest’area, e che i turisti inseriscano l’Adriatico tra le possibili mete di proprie vacanze. Noi di Risposte Turismo teniamo sempre a sottolineare che il divario tra risultati attuali e potenziali resta alto, e che tale gap potrà essere colmato in particolare attraverso un’azione congiunta di promozione dell’area, scegliendo tutti assieme – operatori privati e decisori pubblici, agenzie di promozione turistica nazionale e singoli comuni – di scommettere sul brand Adriatico”.
Per quanto riguarda il traffico crocieristico, secondo le prime stime della società di ricerca guidata da Francesco di Cesare, nel 2025 saranno oltre 5,1 milioni i passeggeri movimentati (imbarchi, sbarchi e transiti) nei porti dell’Adriatico, in crescita del +3,9% rispetto al 2024. Le previsioni di Risposte Turismo indicano anche una crescita nel numero delle toccate nave (+5,8%) per un totale di oltre 3.400. Un risultato che, se sarà confermato, testimonia una interessante vitalità dell’area, con sempre più porti ad essere coinvolti.
Come per le precedenti edizioni anche l’Adriatic Sea Tourism Report 2024 contiene una dettagliata analisi del turismo nautico nell’area Adriatica: dal numero di strutture delle marine presenti nell’Adriatico (344) al numero dei posti barca totali (per la prima volta superiore agli 80mila), dalla classifica per singolo paese (Italia, Croazia e Slovenia sui primi tre gradini podio) alla tipologia di turisti che solcano le acque di questo braccio di mare con le proprie imbarcazioni o utilizzando servizi di charter nautici.
Secondo Risposte Turismo a fine 2024 saranno 500mila i movimenti di turisti nautici in Adriatico. Un valore che, sebbene non includa la consistente componente di diportisti “residenziali” in escursione giornaliera dal proprio marina, fa emergere un interessante mercato di turismo nautico, con una prevalenza di movimentazione nella costa orientale dell’Adriatico e con ampie prospettive di crescita trainate anche dalla nuova offerta presente nell’area.
Dall’indagine realizzata su 78 marine nell’area adriatica, risulta che la maggior parte dei turisti in transito giornaliero nei porti turistici considerati sulla sponda occidentale provenga in assoluta prevalenza dal mercato interno (italiani, 65,9%), seguiti da tedeschi (14,1%) e austriaci (8,1%). Sulla sponda orientale, invece, l’analisi evidenzia come dopo il mercato domestico (il 33,7% dalla Croazia e il 4,3% dalla Slovenia) ci sia una maggiore varietà di clientela, tra cui turisti nautici italiani (16,4%) e tedeschi (16,2%).
Per quanto riguarda, invece, la clientela delle società di charter nautiche oggetto dell’analisi dei ricercatori di Risposte Turismo, emerge che chi usufruisce di servizi charter sono per la maggior parte di provenienza extra-adriatica (72,2% del totale) con una prevalenza di tedeschi (25%) e austriaci (20,3%). La costa occidentale risulta essere particolarmente preferita da belgi e francesi mentre quella orientale è scelta da polacchi e cechi.

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